Dal 26 gennaio 2024 partiranno i pagamenti dell’Assegno di Inclusione, ma cosa si può comprare con il nuovo contributo? Come potrà essere speso l’importo caricato sulla Carta di Inclusione?
L’importo dell’Assegno di inclusione è composto da una integrazione del reddito familiare fino a euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Vediamo come spenderlo.
Assegno di Inclusione, cosa si può comprare
Beneficiarie dell’Assegno di Inclusione sono le famiglie con ISEE non superiore a 9.360 euro e in cui c’è almeno un membro disabile, minorenne, over 60 o in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. Ogni componente il nucleo familiare percettore dell’Assegno di Inclusione e considerato nella scala di equivalenza può richiedere una propria Carta di Inclusione: in questo caso, a ciascuno verrà riconosciuta la quota pro-capite.
Ma la somma caricata sulla carta (usa il nostro CALCOLATORE AUTOMATICO per conoscere in anticipo la somma che ti spetta) come potrà essere spesa? Quali acquisti si potranno effettuare?
Indicazioni in merito arrivano dalla circolare INPS n. 105 del 16 dicembre 2023 e dal Decreto legge n. 48/2023 (cd. decreto lavoro), istitutivo dell’Assegno di Inclusione. Nella circolare infatti si legge: «Ai sensi dell’articolo 4, comma 8 del decreto-legge n. 48/2023, oltre che al soddisfacimento delle esigenze previste per la carta acquisti, la Carta Adi permette di effettuare prelievi di contante, entro un limite mensile non superiore a 100 euro per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza, e di effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione».
Se per “carta acquisti” ci si riferisse alla Social Card da 80 euro introdotta dal D.L. n. 112 del 2008, l’Assegno di Inclusione potrebbe essere speso, proprio come suddetta carta:
- per pagare le utenze domestiche di luce e gas;
- in farmacia e parafarmacia;
- per acquistare beni alimentari di prima necessità.
Oltre alla possibilità, come specificato dal decreto, di prelevare fino a 100 euro al mese (moltiplicato per la scala di equivalenza) e di fare l’eventuale bonifico per pagare l’affitto di casa.
Uso non consentito (anche rispetto a RdC)
E’ vietato l’uso della Carta di Inclusione per acquistare beni voluttuari, come alcol e sigarette. La novità rispetto al Reddito di Cittadinanza è che sembrerebbe essere escluso l’acquisto di vestiti, elettrodomestici, detersivi, giocattoli, visto che le fonti ufficiali governative ammettono solo beni di prima necessità alimentari e farmaci e parafarmaci.
L’articolo 4, comma 9, del decreto lavoro specifica inoltre che è vietato utilizzare la Carta di Inclusione per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità. Fermo restando tale divieto, i Ministeri del Lavoro e dell’Economia potranno individuare ulteriori esigenze da soddisfare attraverso la Carta di Inclusione, nonché diversi limiti di importo per i prelievi di contante.