Sarebbero proprio ferme o soggette a rallentamenti su tutto il territorio nazionale le attività di presa in carico dei soggetti svantaggiati da parte dei Servizi Sociali. La notizia è già nota a buona parte della platea dei richiedenti l’Assegno di Inclusione che deve possedere il requisito della condizione di svantaggio per avere il sussidio.
A confermarla è anche il giornale Il Fatto Quotidiano, che nella versione on-line scrive che le amministrazioni locali e gli uffici preposti avrebbero “deciso di non avviare nuove prese in carico finché non arrivano le precisazioni promesse dal governo”.
In realtà il Ministero del Lavoro indicazioni le aveva fornire, con un po’ di ritardo rispetto all’avvio della procedura per presentare la domanda Inps, avviata il 18 dicembre 2023. Ma i dubbi interpretativi restano ancora molti. “Mettere a fuoco una condizione di svantaggio richiede tempo e così l’inserimento in programmi di cura e assistenza”, spiega un assistente sociale al quotidiano diretto da Marco Travaglio.
Presa in Carico Servizi Sociali: le indicazioni del Ministero del Lavoro
Il Decreto del Ministero del Lavoro n. 160 del 29 dicembre 2023 stabilisce che la condizione di svantaggio e l’inserimento in programmi di cura e assistenza di servizi sociali, sanitari e/o socio sanitari deve essere certificata dalle pubbliche amministrazioni in una fase antecedente alla domanda dell’Assegno di Inclusione.
Il decreto ha fissato Linee di indirizzo che secondo il Ministero “andranno ulteriormente specificate”. Ma nel frattempo gli Assistenti sociali – che già lamentano attraverso il sindacato condizioni precarie di lavoro e organici inadeguati – non procedono speditamente anche perchè ritengono che la casistica per inquadrare le condizioni di svantaggio è “insufficiente e le istruzioni ambigue”.
Poi si è aggiunta una FAQ (Frequently Asked Questions, cioè «domande poste frequentemente») dello stesso Ministero con cui è stato precisato che le “vecchie” prese in carico, quelle formalizzate durante il periodo di vigenza del Reddito di Cittadinanza, non sono valide ai fini dell’Assegno di Inclusione. Tutto da rifare per i beneficiari che hanno presentato domanda (per le indicazioni corrette clicca qui) e hanno ricevuto la ‘bocciatura’ da Inps. Altri 12.000 circa sono in attesa di un risposta dall’Istituto mentre le loro domanda risulta ancora “Acquisita”.
Modulo Attestazione di Svantaggio
A dirla tutta il Ministero ha pubblicato anche due moduli per semplificare il lavoro degli Assistenti Sociali:
- 1A – Modulo di Attestazione della Condizione di Svantaggio e Inserimento in Programma della Persona
- 1B – Modulo di Attestazione della Condizione di Svantaggio
Si tratta dei Moduli che Attestano la condizione di svantaggio e che devono essere presi in considerazione nella fase di presentazione della domanda. Non sono moduli vincolanti, ma un punto di riferimento. I moduli altro non è che una “Dichiarazione resa dal soggetto pubblico competente”.
E’ possibile scaricare i moduli Attestazioni Condizioni di Svantaggio 1A e 1B cliccando qui.