Sono da riesaminare gli esiti delle domande inoltrate a Inps nei mesi scorsi per l’ottenimento del Bonus 550 euro destinato ai lavoratori con contratto part-time ciclico verticale.
E’ quanto chiede Filcams-Cgil ai Inps in una nota. Sono qualche decine di migliaia le istanze respinte negli scorsi mesi e hanno coinvolto soprattutto i lavoratori di mense e servizi di pulizie in appalto
Bonus 550 euro: domande bocciate da rivedere
Ci sono settori che più di altri fanno ricorso al contratto part-time ciclico verticale. Tra questi le attività delle mense scolastiche o aziendali e i servizi di pulizie in appalto.
Per questi lavoratori il Governo Draghi aveva previsto un Bonus di 550 euro quale sostegno economico per i periodi di sospensione.
L’esame delle domande Inps però, ha portato a circa 100.000 respingimenti, “di cui – precisa Filcams – 40 mila occupati nelle mense e pulizie delle scuole”. Da qui la richiesta del sindacato di Via Leopoldo Serra di di rivedere gli esiti e “risolvere i problemi dati dal respingimento delle domande” relative al 2022.
L’emendamento alla Camera
Si tratta di una vera e propria emergenza, tuona il sindacato, anche per il “mancato rifinanziamento del bonus per l’anno 2023 e per gli anni successivi, per il quale i sindacati avevano chiesto con uno specifico emendamento alle Legge di Bilancio, la creazione di una misura strutturale e definitiva, ignorata dal Governo”.
Da qui la proposta di un emendamento al Disegno di legge in materia di lavoro proposto dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone, AC 1532-bis, presentato proprio da Cgil attraverso di alcuni deputati. “Continuiamo a rivendicare il passaggio ad una misura di copertura reddituale strutturale per i mesi di sospensione dall’attività e chiediamo di avviare subito il confronto con le organizzazioni sindacali”.