Dal Bonus Mamma sono escluse le lavoratrici a tempo indeterminato con contratto di lavoro intermittente.
La novità non arriva con la circolare Inps n. 27 del 31 gennaio 2024, che non soffermandosi su questo aspetto, lasciava intendere che fossero incluse, in coerenza con il testo della norma. A rivedere l’orientamento sono le recenti dichiarazioni del Vice Direttore Vicario Inps Antonio Pone, raccolte dai Consulenti del lavoro, durante un notiziario web.
Bonus Mamma, niente aiuti alle lavoratrici intermittenti
Secondo quanto scrive Il Sole 24 ore, per l’ente previdenziale il lavoro a chiamata non essendo caratterizzato da stabilità non può rientrare nei benefici di legge. Questi contratti vengono instaurati “per far fronte ad attività lavorative di natura discontinua”, puntualizza. L’interpretazione, per ora non formalizzata in alcun documento, sembra però una forzatura in quanto il testo della Legge di Bilancio per il 2024 è chiaro. Le uniche esclusioni riguardano i lavoratori domestici e chi ha un contratto a tempo determinato.
Requisiti per avere il Bonus Mamma
Il Bonus consiste in un esonero contributivo pari al 100% dei contributi dovuti a Inps per la quota a carico della lavoratrice. Ecco perchè farà salire lo stipendio netto fino a 250 euro lorde mensili. Ma anche il prelievo Irpef in quanto sale l’imponibile fiscale della dipendente.
Queste le condizioni di accesso fissate dalla Legge di Bilancio per il 2024:
dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato fino al mese di compimento del 18° anno di età del più piccolo;
dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
