Sono ripresi i pagamenti dell’Assegno Unico per i figli a carico. La prestazione spetta a tutti i genitori che abbiano figli a carico fino a 21 anni, o senza limite d’età se affetti da disabilità. Il pagamento è mensile, tuttavia può succedere che qualche mese non arrivi.
Ciò che spetta comunque non va perso, e INPS può erogarlo anche più tardi. È quello che succederà a inizio aprile, quando l’Istituto Previdenziale si metterà in pari liquidando delle mensilità arretrate.
Date pagamenti dopo Pasqua
I pagamenti dell’Assegno Unico andranno avanti anche dopo Pasqua. Si sono visti anche martedì 2 aprile, come si legge nel Fascicolo Previdenziale di questo percettore:
In questo caso, il pagamento fa riferimento al mese di febbraio. Non si tratta, quindi, di un anticipo dell’Assegno Unico di aprile, bensì di un arretrato. Nella stessa data qualcuno riceverà l’arretrato di marzo, altri quello di gennaio, a seconda della mensilità che si aspetta.
Importi Assegno Unico 2024
L’importo in arrivo tra marzo e aprile è rivalutato all’inflazione. Presentando un ISEE aggiornato non superiore a 17.090,61 euro, infatti, nel 2024 si ha diritto a 199,40 euro al mese se il proprio figlio a carico è minorenne e 96,90 euro se invece è maggiorenne.
L’Assegno Unico viene annualmente adeguato al costo della vita. Quest’anno, per esempio, ha subito un aumento del 5,4% rispetto all’anno passato.
Gli aumenti però spettano solo se si presenta l’ISEE: solo presentando un ISEE aggiornato, infatti, si avrà la certezza di ricevere un importo in linea con la propria condizione economica. Se si rinnova l’ISEE entro il prossimo 30 giugno INPS riconoscerà gli arretrati decorrenti da marzo, altrimenti no: si avrà diritto all’importo minimo di legge.