E’ stata pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale n. 150 che ha dichiarato il Jobs Act illegittimo perchè, nei casi di licenziamento è illegittimo per vizi di forma (manca ad esempio la forma scritta oppure manca la motivazione), individua l’anzianità di servizio quale unico criterio per risarcire il lavoratore e calcolare l’indennità.
Indennità che, secondo la norma (art. 4, censutato dalla Corte), può andare dalle 2 alle 12 mensilità dell’ultima retribuzione e che il giudice deve quantificare a seconda, appunto, dell’anzianità di servizio del lavoratore.
Secondo quanto scrive il quotidiano la Repubblica in Edicola oggi la norma avrebbe dovuto, più correttamente, prevedere altri elementi di valutazione:
“da sempre previsti nell’ordinamento italiano: la gravita delle violazioni, il numero degli occupati e le dimensioni dell’impresa, il comportamento e le condizioni delle parti”.
A giudizio della Corte dunque la norma, scritta in questo modo, penalizza fortemente i neoassunti che dovessero essere licenziati, perchè questi lavoratori potendo contare solamente su pochi mesi di servizio andrebbero ad ottenere solo il minimo dell’indennità, in genere 2 mensilità di retribuzione.