Maternità, in arrivo dai Comuni più di 2.000 euro destinati alle mamme e spettanti per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
Si tratta dell’assegno di maternità comunale, che il proprio Comune di residenza riconosce, previa domanda, alle madri disoccupate, che quindi non possono riceverlo per il tramite del datore di lavoro.
Maternità, a chi spetta l’assegno dai Comuni?
A beneficiare dell’Assegno di maternità comunale sono le madri, cittadine italiane o straniere, che non hanno alcuna copertura previdenziale. È comunque cumulabile con l’Assegno Unico Universale per i figli a carico. Il beneficio spetta però solo a quelle il cui ISEE non supera i 20.221,13 euro.
La platea è più ampia rispetto a quella dell’anno scorso, dato che è stato innalzato il limite ISEE per accedervi. Questo, per effetto della rivalutazione all’inflazione. Nel 2023, infatti, vi si poteva accedere solo con un ISEE entro i 19.185,13 euro.
Anche l’importo è stato rivalutato all’inflazione: il massimale è salito da 1.917,30 euro annui nel 2023 a 2.020,85 euro nel 2024. L’Assegno copre 5 mensilità, pertanto quest’anno l’importo massimo erogabile per ogni mese è pari a 404,17 euro, come disposto dalla circolare n. 40 del 29 febbraio 2024.
Quando arriva e quando fare domanda
Il riconoscimento della prestazione non va in automatico, ma è soggetto a domanda. L’istanza va presentata al proprio Comune di Residenza entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.
A riconoscere la prestazione è il Comune, a emettere il bonifico è l’INPS. I primi bonifici di aprile sono già partiti. La conferma arriva dai Fascicoli Previdenziali dei percettori, sui quali nelle scorse ore è comparsa la data valuta dell’assegno di maternità comunale:
In questo caso il pagamento si verificherà il prossimo mercoledì 10 aprile. Come si ha modo di vedere dalla colonna dell’importo, il pagamento avverrà in un’unica soluzione. L’accredito, infatti, è pari a 2.020,85 euro.