Oggi, 16 aprile 2024, NoiPA renderà inaccessibili i collegamenti per gli operatori. Ci saranno sorprese per gli stipendi dei dipendenti pubblici?
NoiPA: una chiusura a sorpresa
La decisione di rendere inaccessibili i collegamenti per gli operatori su NoiPA potrebbe generare preoccupazione.
La preoccupazione nasce dal fatto che la chiusura è stata improvvisamente inserita in calendario senza dare alcune spiegazione.
Si potrebbe trattare di una manutenzione tecnica necessaria per migliorare il sistema
Si potrebbe ipotizzare anche un aggiornamento più ampio volto a garantire la sicurezza dei dati dei dipendenti.
Chiusura Linee NoiPA: il motivo plausibile
La chiusura linee di NoiPA dovrebbe consentire alla piattaforma del MEF di acquisire, tramite SIDI le richieste del bonus mamma inserite dalle lavoratrici che ne hanno diritto.
Come sappiamo, i dipendenti della Scuola avevano tempo fino alle ore 14.00 dell’8 aprile per fare richiesta telematica del beneficio della decontribuzione.
La temporanea chiusura delle linee NoiPA potrebbe essere quindi finalizzata a garantire una corretta elaborazione delle richieste e a evitare eventuali problemi o ritardi nella concessione del beneficio.
Il passaggio dei dati tra SIDI e MEF è un momento cruciale dell’operazione che porterà all’erogazione del “bonus mamma”. È quindi fondamentale che questo processo avvenga in modo fluido e senza intoppi per garantire che le lavoratrici che ne hanno diritto ricevano il beneficio entro il mese di maggio.
La piattaforma del Ministero dell’Istruzione e del Merito potrebbe riaprire
Nell’ultimo comunicato relativo al Bonus Mamma, NoiPA non ha escluso che la piattaforma dedicata che ha istituito il MIM possa riaprire. Ciò dipenderà dal numero delle domande che verranno presentate.
Molte lavoratrici madri, infatti, sono disincentivate dal presentare domanda per via della tassazione del bonus. Una volta elaborato l’impatto sul reddito è possibile che le domande possano ripartire.
Le lavoratrice dovranno infatti pesare l’impatto del bonus sull’ISEE che potrebbe incidere negativamente anche sull’Assegno unico erogato dall’INPS.