Non sono ancora terminati i pagamenti dell’indennità di disoccupazione NASpI, che INPS riconosce a chi ha perso il lavoro involontariamente.
Tutti i mesi, l’Istituto Previdenziale riconosce l’indennità relativa al mese precedente e lo fa nei giorni intorno al 10: nella decina di aprile, dunque, ha pagato la NASpI relativa a marzo.
Una parte dei beneficiari però è ancora in attesa dell’indennità. Vediamo perché accade e, soprattutto, quando arriverà il pagamento.
NASpI, perché non arriva?
Ci sono vari motivi per cui la NASpI può non arrivare puntuale. A volte la responsabilità è del percettore: ci sono infatti degli errori che bloccano i pagamenti e che non consentono a INPS di svolgere il suo operato in maniera regolare.
Altre volte, invece, è INPS che ritarda la presa in carico delle pratiche NASpI senza che il percettore c’entri nulla. Spesso questo accade quando le strutture INPS sono oberate di lavoro. A gestire i pagamenti dell’indennità NASpI, infatti, non è la sede centrale ma le strutture territoriali: ognuna può adottare delle tempistiche differenti, a seconda della mole di lavoro da smaltire.
Nelle città metropolitane, come Roma, Napoli, Milano o Palermo, il carico di lavoro può essere più gravoso rispetto alle aree meno popolose e ciò può comportare dei ritardi nei pagamenti. In questo caso, comunque, prima o poi la situazione si sblocca.
Nuove date per fine aprile
Ultimamente INPS ha riavviato la presa in carico delle domande e ha disposto dei nuovi pagamenti della NASpI. La conferma giunge dai diretti interessati, che nelle scorse ore sui Fascicoli Previdenziali hanno trovato una nuova data di accredito:
La data da cerchiare sul calendario è quella di martedì 23 aprile. Non è escluso che nuove date di pagamento possano comparire a breve. Anche perché, prima di far partire le erogazioni della NASpI di maggio (competenza aprile) è bene che INPS termini gli accrediti della NASpI di aprile relativa a marzo.