HomeEvidenzaPiano Scuola Estate: quali stipendi per Docenti e ATA?

Piano Scuola Estate: quali stipendi per Docenti e ATA?

In data 11 aprile 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni per le attività estive delle istituzioni scolastiche. Ma come potranno essere retribuiti i docenti e gli ATA che parteciperanno al Piano Scuola Estate?

Difficile la partecipazione dei precari

Il Ministro ha dichiarato che la partecipazione di docenti e ATA potrà avvenire su base volontaria.

Poiché i fondi sono stati stanziati alle Scuole Primarie, Secondarie e Paritarie come si evince dal decreto saranno queste a disporre i pagamenti.

Si pone il problema del personale cessato il 30 giugno che non potrà far parte del progetto in quanto non è prevista la stipula di contratti individuali di lavoro perché il lavoro richiesto non è previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

In particolare, i supplenti con contratto scaduto il 30 giugno non hanno alcun interesse a partecipare anche in presenza di un regolare contratto.

Il compenso per le ore retribuite infatti, rischierebbe di essere di molto inferiore rispetto alla NASpI, indennità di disoccupazione erogata da Inps durante il periodo di disoccupazione involontaria.

Ma anche per il personale di ruolo si pongono problemi, che riguardano organizzazione e logistica in quanto il piano Estate in periodo in cui tipicamente i dipendenti in ferie hanno altri “piani”, e poi molte scuole sono prive di impianti di climatizzazione.

In secondo luogo le problematiche riguardano anche i compensi, che non sono stati quantificati dettagliatamente e la cui distribuzione viene gestita a livello locale dove è possibile una disparità di trattamento, in base alla mansione svolta, da scuola a scuola. Infatti i docenti potranno essere retribuiti nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.

Necessario il ricorso a risorse esterne

Anche in presenza di finanziamenti, mettere in piedi progetti estivi a ridosso della fine dell’anno scolastico risulta complicato.

Il decreto parla di accordi con gli enti locali.

Sarà difficile concludere accordi con gli enti locali in un periodo come questo caratterizzato dal rinnovo di molte amministrazioni comunali.

La circolare ministeriale indica che la “durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull’esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all’autonomia scolastica”

Lo scopo del progetto è principalmente quello di venire incontro alle “esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.

Piano Scuola Estate: avrà successo?

Sarebbe ingiusto e pregiudizievole bocciare in partenza il progetto.

Abbiamo tuttavia voluto mettere in evidenza alcune criticità, soprattutto burocratiche, che il progetto stesso, almeno sulla carta, non risolve.

Molti provvedimenti che vengono varati dalle istituzioni politiche, anche se fatti bene e innovativi, si trovano spesso di fronte a strutture obsolete e inidonee a recepire le novità.

Solo attraverso un’impegno congiunto da parte delle istituzioni, del personale scolastico e della comunità locale sarà possibile garantire l’efficacia del progetto.

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