Nelle ultime ore INPS ha dato un’accelerata alle lavorazioni del Bonus Ex Renzi di maggio e nel giro di poche ore sono uscite ben due date di accredito.
Quando gli accrediti della NASpI stanno per volgere al termine, INPS si appresta a lavorare il trattamento integrativo, altro nome del Bonus Ex Renzi. Le due prestazioni sono collegate, o meglio, spettano in buona parte agli stessi beneficiari. Vediamo perché.
Bonus Ex Renzi, con quale reddito spetta?
Il trattamento integrativo, come si evince anche dal nome, è un’integrazione al reddito pari a 1.200 euro l’anno per coloro che in un anno non superano i 15.000 euro di reddito. Allo stesso tempo però occorre guadagnare almeno 8.500 euro, altrimenti si rientra nella cosiddetta no tax area.
Insomma, al di sotto degli 8.500 euro di reddito annui e al di sopra dei 15.000 euro, il Bonus Ex Renzi non spetta.
Il reddito da considerare può essere sia prodotto sia di un lavoro dipendente che assimilato. Spetta quindi ai lavoratori dipendenti, che lo ricevono in busta paga dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta, ma anche ai titolari di NASpI, DIS-COLL o disoccupazione agricola. A patto, naturalmente, di rientrare nella fascia di reddito suddetta.
Sono proprio i percettori di indennità di disoccupazione a riceverlo direttamente da INPS.
Nuove date di pagamento del trattamento integrativo di maggio
Gli accrediti del Bonus Ex Renzi effettuati da INPS seguono quelli della NASpI. La NASpI arriva intorno alla decina del mese, il trattamento integrativo verso la metà.
Maggio non fa eccezione. Dopo la disposizione di pagamento per lunedì 13 maggio, ora INPS raddoppia e sull’app INPS dei percettori compaiono ben due appuntamenti di accredito:
Un’altra mandata di accrediti ci sarà dunque tra martedì 14 e mercoledì 15 maggio. Non sono escluse nuove lavorazioni nelle prossime ore.
L’importo, come si evince dalla prima foto, si aggira sui 100 euro. Sta leggermente al di sotto o al di sopra perché varia a seconda del numero di giorni che compongono il mese. In ogni caso, l’importante è che a fine anno si siano ricevuti 1.200 euro. Gli importi mancanti, comunque, si possono recuperare presentando il Modello 730.