Il 70% dei lavoratori metalmeccanici impiegati nel settore dell’Autoriparazione, settore centrale per l’intera filiera dell’Automotive, lavora in imprese che occupano fino a 50 dipendenti.
E’ quanto emerge da un comunicato di Confartigianato imprese a proposito delle evidenze sulla mobilità sostenibile contenute nella Nota dell’Ufficio Studi ‘Citemos 2024 – key data’ predisposta per l’evento ‘Sostenibilità in tour’ attivo fino al 20 maggio.
Nel settore Auto gli Artigiani sono i più numerosi
Sono 175.000 le imprese italiane della filiera dell’Auto che occupano complessivamente 557.000 addetti.
Tra questi circa il 70% (69,4%) lavorano in micro-piccole imprese con meno di 50 addetti: parliamo di 387.000 lavoratori circa.
I lavoratori “artigiani” sono, in particolare, la popolazione più numerosa. “Nelle 58mila imprese artigiane di autoriparazione – scrive Confartigianato – lavorano 156mila addetti il 33,7% in più dei 117 mila addetti delle grandi imprese (con oltre 250 addetti) che producono autovetture in Italia. La filiera auto è una delle declinazioni settoriali della predominanza degli addetti delle imprese artigiane rispetto a quelli dei gruppi multinazionali italiani“.
Dipendenti aziende artigiane metalmeccanica: in Busta paga l’AFAC
La forte presenza ‘artigiana’ nella metalmeccanica, ed in particolare nella filiera dell’Automotive, ha spinto le parti sociali a trovare soluzioni per rivedere all’insù il salario dei dipendenti in attesa del rinnovo del CCNL.
A tal proposito è stata prevista l’erogazione di un AFAC (un Acconto economico) a partire dalla Busta paga di gennaio 2024, con competenza dicembre 2023, per tutti i lavoratori dipendenti delle aziende artigiane a cui si applica il CCNL Area Meccanica. Si tratta di installatori, produttori, autoriparatori, orafi, argentieri, odontotecnici, restauratori.
L’AFAC sarà presente nel cedolino paga fino al rinnovo del CCNL. Per conoscere gli importi e come identificarlo sul dettaglio retributivo clicca qui.