I lavoratori impiegati nel commercio e nei servizi potranno accedere a vari bonus grazie ai fondi stanziati dall’ente bilaterale del terziario. Si tratta di contributi che interessano sia i dipendenti, sia le stesse aziende.
Si tratta di sostegni economici da poter utilizzare in svariati ambiti: dalla scuola alla genitorialità fino alla tecnologia. Vediamo quelli messi a disposizione dall’Ebiter Umbria.
Bando 2024 Ubiter Umbria: bonus lavoratori
Gli imprenditori del settore terziario operanti nelle province di Terni e di Perugia e iscritti all’Ebiter Umbria potranno accedere a contributi e formazione gratuita per se stessi e per i loro dipendenti. Lo prevede il bando 2024 dell’Ebiter Umbria, le cui domande per i relativi contributi rimarranno aperte fino al 31 gennaio 2025.
Il fondo stanziato a favore dei lavoratori della provincia di Perugia e della provincia di Terni è suddiviso tra contributi a favore dei dipendenti e contributi a favore delle aziende. A favore dei primi troviamo bonus per:
- l’aiuto alla Genitorialità, che può arrivare fino a 450 euro;
- l’evoluzione Digitale, ossia un contributo pari al 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 200 euro;
- sostegno invalidità di 500 euro a favore del dipendente il cui figlio abbia un’invalidità permanente almeno del 67% o di grave entità;
- sostegno periodo di comporto, pari a 6 euro al giorno;
- sostegno per il congedo parentale, pari a 3,5 euro al giorno.
Contributi per le aziende
A favore delle aziende, invece, ci sono bonus per interventi di miglioria della sicurezza nei luoghi di lavoro e contributi per favorire la stabilizzazione dei dipendenti. Ogni azienda potrà richiedere una sola tipologia di contributi. In entrambi i casi, le spese devono certificate nel periodo tra il 1° ottobre 2023 e il 31 dicembre 2024.
Rientrano tra i primi le spese sostenute per:
- attrezzature relative al miglioramento della sicurezza (estintori, defibrillatori, scarpe antinfortunistica, ecc.);
- servizi di sanificazione del luogo di lavoro legato al Covid;
- comitati aziendali e/o territoriali;
- la predisposizione dei documenti di valutazione dei rischi (DVR), protocolli covid19, assistenza sicurezza.
In questi casi, il contributo è pari al 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 600 euro (l’IVA non è cumulabile).
In alternativa, l’azienda che ha trasformato a tempo indeterminato un lavoratore alle proprie dipendenze che aveva un contratto a termine o che assume a tempo indeterminato un lavoratore che abbia superato il 40esimo anno di età potrà godere di un bonus per la stabilizzazione pari a 1.500 euro. Non ci rientra la trasformazione degli apprendisti.
Per le informazioni riguardo la documentazione necessaria da allegare alla domanda e i termini per eventuali ricorsi si rimanda alla lettura integrale del bando.