Niente ricarica dell’Assegno di Inclusione in data 27 giugno 2024. La cronaca della giornata ‘clou’ del mese, attesa dai titolari della Carta, finisce così. Sono davvero pochissimi i percettori che possono dire di aver ricevuto la rata mensile.
La responsabilità è di Inps? Lo pensano in molti ma è difficile dirlo. Considerato che le lavorazioni sono partite il 25 giugno, come da prassi, che già il 26 giugno era visualizzabile la disposizione di pagamento, tutto doveva filare liscio. Invece non è andata così.
E’ Poste che ritarda l’accredito
I percettori attendevano dunque di visualizzare i soldi sulla “carta blu” già nella giornata di giovedì. In centinaia hanno scritto alla nostra redazione segnalando un particolare non secondario: se la lavorazione c’è, allora l’ente previdenziale ha fatto il suo dovere. Siamo ricascati nuovamente nell’intoppo di Poste italiane: è questa la verità.
La regola è questa: la disposizione di pagamento Inps impiega al massimo 36-48 ore per concludersi. Se i tempi si dilatano allora la responsabilità è di Poste, che peraltro nelle ultime ore ha rallentato i servizi digitali e messo in difficoltà migliaia di famiglie. Sarebbero in corso aggiornamenti.
C’è ancora da attendere dunque. I pagamenti potrebbero sbloccati il 28 giugno o – al più tardi – nei primi giorni di luglio.