In vista dell’apertura dell’anno scolastico 2024-2025 proseguono le convocazioni dei candidati al ruolo nell’ambito del personale ATA. Gli aspiranti devono controllare, come sempre, il sito degli Uffici Scolastici regionali competenti.
Una volta ricevuta la convocazione i candidati ATA devono scegliere la sede opzionando l’ordine di preferenza tra quelle disponibili nella provincia di gradimento. Lo stesso vale per la sede in cui sono presenti in graduatoria ATA 24 mesi (graduatorie provinciali permanenti).
L’istanza di opzione delle sedi va inviata sul portale POLIS – Istanze on line, dove è visibile la seguente schermata:
Se la domanda non viene presentata la sede verrà assegnata d’ufficio sui posti residuali.
Nomina ATA non automatica
I candidati devono prestare molta attenzione perché la convocazione non significa che la nomina al ruolo sia automatica.
Il numero delle nomine autorizzate è più basso del numero degli aspiranti convocati, perchè si tiene conto di eventuali rinunce e lo scorrimento delle graduatorie.
Cosa succede in caso di Rinuncia al Ruolo
Con l’immissione in Ruolo la sede definitiva viene assegnata nell’anno scolastico 2025/2026. E’ possibile tuttavia optare per la rinuncia alla nomina in questo caso il diritto si estingue. Non c’è riserva. La rinuncia può essere espressa anche per fatti concludenti, cioè senza la presa di servizio dopo la compilazione della domanda.
Le assunzioni avranno effetto giuridico ed economico dal 1° settembre 2024 anche se cade di domenica. L’obbligo di presentarsi presso l’istituto scolastico decorre dal 2 settembre, lunedì.
Il candidato che non abbia inserito al sistema la relativa rinuncia, dovrà inviare la stessa all’Ufficio competente con le modalità indicate negli Avvisi (via email), indicando nell’oggetto “rinuncia all’immissione in ruolo a.s. 2024/25 e il relativo profilo”.
Le operazioni di immissioni in ruolo del personale ATA si stanno via via concludendo con la chiusura dei turni di scelta della sede. Ecco un’elencazione per provincia. I turni hanno periodi temporali brevi per cui in molti casi i termini sono scaduti:
Abruzzo
Calabria
Campania
Benevento – Caserta – Avellino – Napoli
Emilia Romagna
Bologna – Ferrara – Forlì Cesena – Parma – Piacenza – Ravenna – Reggio Emilia – Rimini –
Friuli Venezia Giulia
Gorizia – Pordenone – Trieste –
Lazio
Liguria
Imperia – Savona con ulteriori istruzioni –
Lombardia
Bergamo – Brescia – Lodi – Cremona – Mantova – Milano – Monza e Brianza – Pavia – Varese –
Marche
Ancona – Pesaro e Urbino – Ascoli Piceno –
Piemonte
Biella– Novara con sospensione CS – Torino
Sardegna
Cagliari – Oristano con ulteriori istruzioni – Sassari
Sicilia
Catania ex LSU – Catania – Trapani – Palermo – Caltanissetta ed Enna – Agrigento –
Toscana
Pistoia – Lucca – Pisa – Massa Carrara – Grosseto
Veneto
Vicenza – Treviso – Belluno – Venezia –