L’adeguamento progressivo dei salari all’inflazione è un’operazione che si sta lentamente definendo nei settori privati, ma non nei comparti del pubblico impiego.
Lo ha sottolineato, ieri, anche la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. “Bisogna spingere sui rinnovi, a partire dal pubblico”, ha dichiarato al quotidiano Repubblica in un’intervista. Chiara la frecciatina nei confronti del Governo che avrebbe messo risorse non sufficienti per trovare un accordo coi sindacati.
Per i Dipendenti pubblici solo l’IVC mentre nel Privato…
Tutti i contratti collettivi per i dipendenti dei comparti pubblici sono scaduti al 31 dicembre 2021 e i lavoratori vanno avanti con l’erogazione dell’IVC pari allo 0,5%. L’indennità, di importi variabili, che spetta per il periodo di vacanza contrattuale. Emolumento che sarà riassorbito nel momento in cui saranno definiti gli aumenti stipendiali.
Un ritardo non indifferente, che pesa sulle condizioni economiche e sociali dei lavoratori pubblici. E sul loro potere di spesa. Questo all’ARAN lo sanno bene. In un documento di inizio agosto, l’Agenzia che si occupa dei rinnovi dei CCNL pubblici, analizzando i dati ISTAT, ha messo in luce proprio questo.
L’incremento tendenziale nei settori privati nel periodo gennaio-giugno 2024 è ben più alto rispetto a quello dei comparti pubblici:
Aumento retributivo Industria | Aumento retributivo Servizi | Aumento retributivo Pubblico Impiego |
4,9% | 3,7% | 1,6% |
I settori che presentano gli aumenti retributivi tendenziali più elevati sono:
- legno, carta e stampa +8,5%,
- credito e assicurazioni +7,1%
- metalmeccanica +6,4%.
Parliamo di incrementi che in termini economici si attestano intorno ai 200 euro per i lavoratori di Commercio-Servizi e Turismo. Mentre superano mediamente i 250 euro negli settori manifatturieri come Legno, Carta e Metalmeccanica.