Questo è successo, secondo quanto rivela l’Huffington Post sul proprio sito, negli ultimi mesi in Italia. Ci sono aziende che hanno chiuso per davvero e sono state costrette a chiedere la cassa integrazione i propri dipendenti, altre invece che pur mettendo in cassa integrazione i dipendenti hanno generato un profitto. Come? Abusando dello strumento di sostegno al reddito emergenziale.
Secondo il portale giornalistico durante il lockdown il meccanismo avrebbe funzionato in questo modo:
“L’impresa dice allo Stato che ha bisogno di mettere i dipendenti in cassa. Lo Stato, attraverso l’Inps, paga la cassa integrazione a questi dipendenti. Però questi dipendenti continuano ad andare in sede o a lavorare in smart working da casa. E il fatturato così rimane uguale. Solo che questo fatturato genera un profitto, che prima non c’era. In poche parole: il fatturato è rimasto uguale, ma è un fatturato ottenuto con i dipendenti pagati dallo Stato. Ecco allora che il costo di quei lavoratori, cioè i loro stipendi, ovviamente a carico dell’impresa, sono diventati profitto per l’impresa stessa”.
Di quali numeri si parla? Secondo l’Huffington Post le aziende che hanno usato la cassa integrazione Covid pagata dallo Stato, dopo aver avuto l’autorizzazione Inps, e che però non hanno subito alcun calo del fatturato sono 188mila.