I lavoratori precari in servizio da almeno 36 mesi possono chiedere il risarcimento da 4 a 24 mensilità di stipendio se hanno avuto troppi contratti a termine.
Dopo quella della Camera, l’approvazione al risarcimento arriva anche dal Senato (il 6 novembre scorso). La legge di conversione del Decreto Salva Infrazione è legge, manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La novità è l’inasprimento delle sanzioni per chi abusa dei contratti a tempo determinato. Interessati soprattutto i lavoratori della Scuola, sia personale docente che ATA.
Precari, quanto indennizzo possono avere?
Già nel luglio 2019 la Commissione europea aveva avviato una procedura di infrazione contro l’Italia, sostenendo che la normativa italiana non preveniva né sanzionava in misura sufficiente l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico.
Finalmente il decreto legge Salva Infrazioni ha ottenuto l’approvazione anche di Palazzo Madama e diventa quindi legge a tutti gli effetti. Chi abusa dei contratti a termine sarà costretto a risarcire il lavoratore precario tramite un indennizzo che va dalle 4 alle 24 mensilità di stipendio.
L’articolo 36, comma 5, del D.lgs. 165/2001 viene così modificato nella sua disciplina sanzionatoria.
Chi può chiedere il risarcimento
Attenzione però perché non tutti i precari potranno godere dell’indennizzo. L’importo dello stesso sarà stabilito da un giudice a seguito di una sentenza. Pertanto ne avranno diritto solo coloro che avranno presentato ricorso giudiziario.
Nello stabilire l’ammontare dell’indennizzo, il giudice terrà conto della gravità della violazione, anche in rapporto al numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti e alla durata complessiva del rapporto. Il lavoratore potrà anche dimostrare di aver subito ulteriori danni.
“Potenzialmente sono oltre 450 mila i precari, tra docenti e Ata, con più di 36 mesi di servizio e che possono fare domanda di indennizzo al giudice per recuperare fino a 24 stipendi“, fa sapere Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief.
Purtroppo però, anche in caso di riconoscimento dell’indennizzo, la legge non prevede la stabilizzazione del rapporto di lavoro precario in indeterminato.