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Bonus Natale pagato con la Tredicesima e restituito a Gennaio. Ecco quando succede

Il Bonus Natale da 100 euro previsto per 4,6 milioni di lavoratori dipendenti arriverà con la tredicesima. Per ottenerlo ci sono dei requisiti specifici da rispettare: se non si soddisfano ma lo si riscuote ugualmente andrà poi restituito. Magari già con lo stipendio di dicembre. Vediamo meglio.

Bonus Natale, quando va restituito?

Inizialmente previsto a gennaio (e per questo chiamato Bonus Befana), il Governo Meloni ha pensato di anticipare il Bonus da 100 euro a novembre/dicembre. Insomma, a prima di Natale, così da aiutare le famiglie alle prese con le spese per le feste.

Così facendo però c’è il rischio che un lavoratore lo ottenga senza però essere certo di averne diritto. Il bonus Natale, infatti, spetta solo a chi ha un reddito annuo complessivo tra gli 8.501 e i 28.000 euro.

Ma se con la busta paga di dicembre tale limite viene superato, i 100 euro del bonus andranno restituiti perché in realtà non c’erano i presupposti economici per riceverlo.

In sede di conguaglio fiscale, infatti, dopo aver erogato tutti i compensi per l’anno 2024, il datore di lavoro ha l’obbligo di verificare il permanere delle condizioni. Se queste sono venute meno, procederà a recuperare quanto erogato indebitamente.

Pertanto, per i lavoratori privati il cui reddito annuo è vicino ai 28.000 euro il rischio è quello di ricevere il bonus Natale con la tredicesima e di vederselo poi sottrarre dallo stipendio di dicembre (pagato a gennaio) perché il limite di legge è stato superato.

Per i lavoratori statali che lo ricevono da NoiPA, invece, l’eventuale recupero del bonus Natale avverrà a febbraio.

Gli altri requisiti

Il reddito complessivo annuo non è l’unico requisito necessario per avere il bonus Natale. Serve anche avere almeno un figlio a carico. È saltato, invece, il requisito del coniuge a carico: in questo modo, le coppie conviventi non dichiarate potranno avere 200 euro totali anziché 100.

Per quanto riguarda l’importo, questo verrà riparametrato in base ai giorni lavorati. Un contratto part-time, invece, non influenza minimamente l’importo: darà comunque diritto a un bonus da 100 euro.

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