E’ partita oggi la petizione per anticipare la maturazione delle Fasce Stipendiali. La proposta è stata lanciata dall’Associazione Nazionale Docenti.
Fasce Stipendiali automatiche: un privilegio della Scuola
Il Comparto Scuola è il solo comparto pubblico contrattualizzato ad avere gli incrementi stipendiali automatici in base all’anzianità di servizio.
Da quarant’anni a questa parte c’è stata una spinta della politica per eliminare gli automatismi nel comparto scuola e, con il contratto 1986/1988, furono aboliti le classi e gli scatti stipendiali. Salvo poi a ritornare con il contratto successivo.
Negli anni ’90 ci fu un ulteriore tentativo di scardinare gli automatismi obbligando docenti e ATA ad inutili corsi di formazione.
Attualmente le fasce stipendiali sono le seguenti:
FASCIA | ANZIANITA’ |
0 | da 0 a 8 anni |
9 | da 9 a 14 anni |
15 | da 15 a 20 anni |
21 | da 21 a 27 anni |
28 | da 28 a 34 anni |
35 | da 35 anni in poi |
Questa la progressione delle fasce stipendiali nella Scuola. Da tener presente che la Retribuzione Professionale Docenti viene incrementata a 15 e 28 anni mentre, per il personale ATA non è prevista l’anzianità per l’accessorio.
Il personale del Comparto Scuola – ex AFAM – ha una fascia in più: da 3 a 8 anni.
Le nuove Fasce Stipendiali proposte
L’Associazione propone le seguenti nuove fasce stipendiali.
Durata complessiva: 25 anni per raggiungere la fascia massima, anziché 35.
1° fascia 0: da 0 a 4 anni (4 anni)
2° fascia 5: da 5 a 9 anni (5 anni)
3° fascia 10: da 10 a 14 anni (5 anni)
4° fascia 15: da 15 a 19 anni (5 anni)
5° fascia 20: da 20 a 24 anni (5 anni)
6° fascia 25: da 25 anni a fine servizio (restante servizio)
Gli effetti sul lungo periodo
La velocizzazione del conseguimento delle fasce stipendiali avrebbe benefici a livello pensionistico.
L’incremento della retribuzione avrebbe un impatto migliore dal punto di vista previdenziale in quanto il montante contributivo salirebbe più in fretta ed andrebbe a generare pensioni più alte.
C’è anche un altro aspetto da considerare, che consiste nel fatto che il personale scolastico va in ruolo sempre più tardi ed è difficilissimo arrivare a conseguire l’anzianità nell’ultima fascia.