HomeCronaca sindacaleRinnovo CCNL Scuola: Cisl rompe con Cgil-Uil e stringe un’alleanza con Snals-Confsal

Rinnovo CCNL Scuola: Cisl rompe con Cgil-Uil e stringe un’alleanza con Snals-Confsal

Dopo le divergenze degli ultimi mesi e la rottura sugli scioperi nel comparto Istruzione e Ricerca, Cisl Scuola fa un passo in avanti che rafforza la già logorata unità sindacale con Flc-Cgil e Uil Scuola.

Si tratta di un’alleanza strategica con il sindacato Snals-Confsal (4° più rappresentativo del mondo scolastico) che sarà suggellata nell’ambito di un evento che si terrà a Roma il 12 dicembre prossimo.

Direttivi unitari 12 dicembre 2024

La Cisl Scuola ha sempre perseguito la strada del dialogo con le forze di Governo “senza rinchiudersi in una sterile protesta”, ricorda in un comunicato. E la strada da percorrere è ancora quella.

Per questo motivo la riunione del direttivo nazionale del prossimo 12 dicembre si svolgerà con Snals-Confsal, con cui negli ultimi mesi sono emerse “convergenze di obiettivi e di metodo”, sottolinea la Segretaria Generale cislina Ivana Barbacci. All’evento, che si terrà nell’Auditorium di Via Rieti, location tradizionale degli eventi del sindacato Cisl, sarà presente anche Elvira Serafini (segretaria generale SNALS Confsal) che esporrà la relazione introduttiva.

Locandina ufficiale dell’evento Cisl Scuola e Snals Confsal

Un’alleanza in vista delle fasi finali della discussione della Manovra di Bilancio, su cui i sindacati si sono impegnati proponendo diverse modifiche, e in vista dell’apertura del tavolo per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca che sta per scadere una seconda volta.

CCNL Istruzione e Ricerca: triennio chiuso senza rinnovo

Il CCNL che riguarda più di 1 milione e mezzo tra docenti e ATA è scaduto il 31 dicembre 2021. Da allora sugli stipendi del personale scolastico, università e AFAM solo l’IVC, un assaggio dei futuri aumenti contrattuali.

E mentre il negoziato per il rinnovo non si è ancora aperto sta per scadere anche il triennio che doveva essere rinnovato: 2022-2024. Questo significa che gli aumenti retributivi di questo triennio, attesi ormai da tempo arriveranno nel triennio economico successivo: 2025-2027. Con un marcato ritardo che traduce in un impoverimento economico degli stipendi del personale dell’istruzione. Situazione certamente complicata dal venire meno dell’unità sindacale. Con la Cisl che da un lato ha aperto ad un rinnovo in linea con quello dei ministeriali, che prevede incremento del 5,78%, in linea con le disponibilità della Manovra di Bilancio. E Cgil-Uil che puntano su un recupero pieno dell’inflazione, che significa rialzo degli stipendi del 17% e la necessità di dover stanziare ulteriori risorse.

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