Che rappresentanza hanno i sindacati che rappresentano i lavoratori metalmeccanici italiani? Saperlo è importante non per cultura personale ma per acquisire informazioni di una certa rilevanza. Innanzitutto se il contratto collettivo applicato dal datore di lavoro è sottoscritto da sindacati realmente rappresentativi oppure da sindacati fittizi (cd. pirata) disponibili anche ad abbassare salari e tutele pur di vedere il proprio nominativo su un CCNL e accreditarsi presso il CNEL.
Quali Contratti firmano?
Nel settore Metalmeccanica i sindacati di riferimento sono certamente Fim-Cgil, Fiom-Cgil e Uilm-Uil. Essi firmano, unitariamente, i CCNL della grande industria, della piccola media industria e dell’artigianato Area Meccanica. Nonché il contratto degli Orafi e delle cooperative metalmeccaniche. Senza la Fiom-Cgil sottoscrivono anche un altro CCNL, quello del Gruppo Stellantis, Iveco, Cnhi, Ferrari.
Insomma non proprio numeri esigui se si considera che il solo CCNL Federmeccanica-Assistal, il più applicato, interessa una platea di 1,5 milioni di metalmeccanici e che – in generale – la metalmeccanica rappresenta il 44% dell’occupazione industriale.
Quale dei tre sindacati metalmeccanici ha più iscritti?
La rappresentatività dei sindacati nel comparto industriale viene misurata in base ad un sistema condiviso tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria nel 2014. Si chiama Testo Unico sulla Rappresentanza.
Da allora, attraverso un complesso sistema di rilevazione degli iscritti, è possibile sapere quanti sono gli iscritti per ciascuna categoria, a partire dalla più numerosa, i Metalmeccanici appunto.
La rappresentatività, cioè la “pesatura” – come la definisce il Corriere della Sera in un recente articolo – si ottiene dalle deleghe relative ai contributi degli iscritti (le tessere), dai risultati delle elezioni per le RSU (nelle aziende che occupano più di 15 dipendenti)
Secondo l’ultima rilevazione nel settore metalmeccanica Fiom raccoglie poco più della metà degli iscritti, seguono Fim e – ultimo dei tre – Uilm.
Molto residuale è il ruolo dei sindacati autonomi, che messi insieme non raggiungono neppure il 5% dei lavoratori metalmeccanici che hanno scelto di iscriversi ad un sindacato.
Questi i numeri del settore:
- Fiom-Cgil 50,5%
- Fim-Cisl 27,7%
- Uilm-Uil 17,1%
- Fismic-Confsal 1,2%
- Ugl Metalmeccanici 1,2%
- Altri sindacati raggiungono complessivamente il 2,2%