HomeEvidenzaMetalmeccanici, trattenute fino a 1.200€ nella Busta paga di Dicembre

Metalmeccanici, trattenute fino a 1.200€ nella Busta paga di Dicembre

Le trattenute fiscali nella Busta paga di dicembre possono arrivare fino a 1.200 euro per effetto dei conguagli fiscali e del trattamento integrativo. Il trattamento integrativo pari a 100 euro mensili, noto anche come Bonus Renzi dal 2014 poi maggiorato di 20 euro nel 2020, erogato mensilmente con lo stipendio.

I lavoratori Metalmeccanici e tutti gli altri dipendenti, più in avanti vedremo con quali caratteristiche, potranno ricevere quindi addebiti direttamente con l’ultimo cedolino, facendo diminuire il netto disponibile.

Reddito superiore a 15.000 euro

Prendiamo il caso di lavoratori con reddito annuo superiore a 15.000 euro, situazione molto diffusa tra le figure specializzate della Metalmeccanica.

Per i lavoratori dipendenti se il reddito complessivo lordo si colloca tra 15.001 euro e 28.000 euro il trattamento integrativo è riconosciuto a condizione che la somma di determinate detrazioni «sia di ammontare superiore all’imposta lorda», cioè l’Irpef da pagare.

Per detrazioni si intendono: carichi di famiglia, detrazioni per reddito da lavoro dipendente e assimilati, per interessi passivi su prestiti o mutui contratti entro il 2021, per le rate relative alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 riferite a spese sanitarie, interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, nonché a detrazioni previste da altre disposizioni normative, ecc.

In questi casi il trattamento integrativo è riconosciuto fino a 1.200 annui ma il suo ammontare effettivo sarà pari alla differenza tra la somma di tutte le detrazioni e l’imposta lorda.

I casi: restituzione fino a 1.200 euro

Prendiamo il caso di un lavoratore con reddito complessivo di 27.000 euro con coniuge a carico, interessi passivi per mutuo (4.000) e spese edili (3.000 euro) che ha percepito nel 2024 un trattamento integrativo pari a 800 euro.

Poniamo che questo lavoratore abbia detrazioni complessive pari a 6.546 euro e un’Irpef lorda di 6.210 euro. In questo caso le detrazioni superano l’imposta lorda per 336 euro, per cui il trattamento integrativo spettante non può essere 1.200 euro bensì di 336 euro.

Pertanto se durante l’anno il lavoratore ha ricevuto da gennaio a novembre, per 11 mesi a 1.100 euro di trattamento integrativo, egli dovrà restituire la differenza:

1.100 euro – 336 euro = 764 euro

(trattamento integrativo percepito – trattamento integrativo spettante = trattamento integrativo da restituire)

Questo importo di 764 euro dovrà essere trattenuto nella Busta paga di dicembre oppure in un massimo di 8 rate a partire dalla mensilità retributiva di dicembre 2024.

Nell’ipotesi in cui il trattamento integrativo spettante sia pari o superiore a 1.200 euro (per effetto delle detrazioni che superano ampiamente l’imposta lorda dovuta) il trattamento integrativo da restituire sarà pari o superiore a 1.200 euro. Pertanto il debito fiscale col cedolino paga di dicembre o a partire dal cedolino paga di dicembre (in caso di addebito rateale) può salire fino a questa cifra.

In questi casi, per evitare brutte sorprese, è sempre consigliabile coordinarsi con il consulente del lavoro dell’azienda.

Di quali Metalmeccanici parliamo?

Le ipotesi che abbiamo qui illustrato riguardano i lavoratori metalmeccanici o comunque tutti gli operai, a prescindere dal settore di appartenenza, con reddito fino a 28.000 euro annui.

Pertanto, prendendo la tabella della RAL del CCNL Metalmeccanica Industria sottoscritto da Federmeccanica-Assistal, possiamo dire che riguarderà i lavoratori inquadrati dai livelli D1 al C3. Dal livello B1 a salire il trattamento integrativo è comunque escluso dalla legge.

LivelliMinimi (importo annuo)
D122.335,32 euro
D224.790,87 euro
C125.326,34 euro
C225.861,94 euro
C327.697,28 euro
B129.687,45 euro
B231.849,87 euro
B335.557,34 euro
A136.409,23 euro

Elaborazione TuttoLavoro24.it – Riproduzione vietata

Gli importi in tabella non tengono conto di scatti di anzianità o altre voci retributive avente carattere continuativo, né di eventuali superminimi comunque molto diffusi tra i metalmeccanici.

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