Il Cedolino dello Stipendio NoiPA riepiloga dettagliatamente com’è composto lo stipendio.
Il cedolino è formato da un foglio con due facciate più una eventuale bustina azzurra che contiene notizie personali e riservate.
La prima pagina è riepilogativa, mentre la seconda contiene i dettagli della retribuzione.
Cedolino dello Stipendio NoiPA: l’intestazione
Il cedolino dello stipendio è consultabile – e scaricabile accedendo direttamente all’area personale del portale NoiPA, nella sezione “I miei documenti – cedolino”.
In questa sezione troviamo il cedolino in formato PDF.
I cedolini pubblicati su NoiPA vanno da maggio 2014 ad oggi e resteranno disponibili fino a cinque anni dopo l’ultimo movimento della partita di stipendio.
Non essendo ancora stati pubblicati i cedolini di gennaio 2025, prenderemo ad esempio il cedolino di dicembre 2024;
Possiamo notare l’intestazione con il logo del Ministero dell’Economia e Finanze e i dati che identificano il cedolino (rata indicativa del mese e ID cedolino che è garanzia dell’unicità del documento).
Subito dopo troviamo, nel riquadro a sinistra, le informazioni anagrafiche del dipendente e, in quello a destra, quello dell’Ufficio Responsabile del Trattamento Economico.
Nel riquadro della posizione giuridico economica troviamo la qualifica, il tipo di rapporto di lavoro e la scadenza.
La scadenza, nel personale a tempo indeterminato della Scuola, indica la data di conseguimento della prossima classe stipendiale, mentre, per il personale a tempo determinato indica la scadenza del contratto (30 giugno o 31 agosto).
Nella Scuola, il codice qualifica è indicato con la lettera “K” in omaggio a Giuseppe Kirner.
Per quanto riguarda il tipo liquidazione, nel cedolino è riportato TFR, per il personale assunto prima del 2001 è TFS mentre il codice OPT riguarda chi ha optato al TFR dal TFS per la previdenza integrativa.
Cedolino dello Stipendio NoiPA: detrazioni e dati retributivi
Nella parte centrale del cedolino sono riportate le detrazioni d’imposta.
In questo caso la dipendente, avendo figli minori, non ha diritto alla detrazione in quanto gode dell’assegno unico ma ha diritto, comunque, alle detrazioni per lavoro dipendente.
Negli estremi del pagamento è riportato il nome dell’istituto di credito, il codice iban e la data di valuta dello stipendio.
Per quanto riguarda le competenze fisse, sono riportate le seguenti voci:
- stipendio (dato dallo stipendio tabellare + iis conglobata)
- altri assegni (bonus mamma + retribuzione individuale docenti + indennità vacanza contrattuale).
Sotto le competenze fisse è riportato l’ammontare dei contributi previdenziali, le ritenute fiscali e le ritenute extraerariali.
Netto e Quinto Cedibile
Vediamo ora la parte inferiore della prima facciata del cedolino dove è presente il lordo e il Netto dello stipendio.
Tra le voci in calce alla prima facciata spicca la misura del “Quinto cedibile“.
Il “Quinto cedibile” è la misura massima che l’amministrato può cedere, al fine di ottenere un prestito con ritenuta sullo stipendio (cessione del quinto).
Importante è anche il riepilogo dei redditi percepiti nel corso dell’anno solare, che si dividono in redditi anno corrente (ac) e anno precedente (ap).
La seconda facciata del Cedolino
Nella parte centrale sono riportate le voci che compongono la retribuzione in dettaglio.
Lo stipendio tabellare e l’IIS conglobata sono divisi.
Il motivo della divisione sta nel fatto che lo stipendio tabellare è pensionabile al 118% mentre l’IIS conglobata nello stipendio è pensionabile al 100% e, pertanto, per fare il corretto calcolo del conguaglio contributivo, è necessario dividere le due voci.
L’IVC (Indennità Vacanza Contrattuale) è lo 0,5% della somma di stipendio + iis conglobata ed è un anticipo del contratto 2022-2024 che è destinata ad essere riassorbita.
Dalla voce decontribuzione lavoratrici madri due figli capiamo che la dipendente è una donna con due figli, di cui uno inferiore a 10 anni.
La Retribuzione Professionale Docenti è un assegno accessorio legato alla professione di docente.
Il bonus Natale è stato un emolumento una tantum erogato nel mese di dicembre 2024 e che non sarà presente a gennaio 2025.
La Tredicesima mensilità è data dalla somma di stipendio + iis conglobata + ivc.
Le ritenute previdenziali, per la dipendente sono le seguenti:
- INPDAP pari all’8,80% del lordo;
- TFR pari al 2% su tutte le voci esclusa la RPD
- F.DO Credito pari allo 0,35% del lordo
- ENAM pari allo 0,8% dello stipendio (esclusa IIS Conglobata)
L’unica ritenuta extraerariale che grava sullo stipendio preso ad esempio è la ritenuta sindacale.
Le ritenute irpef sono le seguenti:
- 23% per i redditi fino a € 28.000;
- 35% per i redditi da € 28.001 a 50.000;
- 43% per i redditi oltre € 50.000.
Nel caso in esame, il reddito complessivo non supera i 28 mila euro.
Come sarà lo stipendio di gennaio?
Vediamo che voci saranno presenti a gennaio 2025.
Nel mese di gennaio 2025 sarà presente, tra gli “altri assegni”, la voce stipendiale relativa al rinnovo del CCNL 2022-2024.
Sarà presente, per l’ultima volta, l’esonero contributivo – bonus Meloni – relativo al mese di dicembre 2024.