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Arretrati Scuola in arrivo a Gennaio: Importi netti più bassi con Doppie Trattenute fiscali [DOCUMENTO]

Sono in arrivo nel mese di gennaio 2025 gli arretrati stipendiali attesi dai supplenti docenti e ATA della Scuola. Ma dopo il “danno” dovuto ai ritardi, ora dovranno fare i conti anche con la “beffa”.

La beffa è il sistema di tassazione che applicato sullo stipendio dei supplenti in un anno fiscale diverso di quello di maturazione, genera disuguaglianze con una forte penalizzazione dovuta alla tassazione separata e l’assenza delle detrazioni d’imposta.

Tassazione Separata, un problema ricorrente

L’emissione speciale NoiPA degli stipendi arretri dei supplenti brevi è prevista per il 17 gennaio 2025.

All’inizio di ogni anno si ripresenta il problema della tassazione degli stipendi dei supplenti brevi della scuola, pagati nell’anno solare successivo.

Questa situazione comporta significative penalizzazioni fiscali.

Gli stipendi vengono tassati con un’aliquota fissa del 23%, la più bassa prevista dall’ordinamento fiscale nazionale, ma senza la possibilità di applicare detrazioni o il trattamento integrativo. Tale aliquota è applicata sotto forma di tassazione separata, che impedisce di cumulare i redditi con quelli dell’anno corrente. Ciò comporta una certificazione a parte nella Certificazione Unica, aumentando la complessità per i lavoratori precari.

Impossibilità di conguaglio con il modello 730

Per i supplenti brevi, i redditi a tassazione separata non possono essere conguagliati con il modello 730.

Questo limite lascia la gestione dell’eventuale conguaglio esclusivamente nelle mani dell’Agenzia delle Entrate, escludendo il sostituto d’imposta.

Di conseguenza, i lavoratori si trovano a fronteggiare una maggiore incertezza e complessità nella gestione fiscale.

La soluzione spetta alla politica

La questione è stata sollevata più volte in sede parlamentare, ma senza esito concreto.

È evidente la necessità di una revisione normativa che uniformi e semplifichi le procedure di imposizione fiscale per i lavoratori precari della scuola.

Una possibile soluzione potrebbe essere quella di consentire ai supplenti di scegliere, in sede di presentazione della denuncia dei redditi, la modalità di tassazione da applicare: corrente o separata. Questa opzione, pur non eliminando completamente le disuguaglianze, contribuirebbe a ridurre i casi di iniquità, offrendo maggiore flessibilità e autonomia nella gestione fiscale.

Foto Credit: www.depositphotos.com

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