Nei nostri articoli parliamo spesso di Aumenti, Arretrati, Anticipi e Bonus, termini che possono sembrare simili ma hanno significati ben distinti. Vediamo cosa devono aspettarsi i dipendenti pubblici che da qualche ora possono visualizzare l’importo netto dello stipendio di Febbraio 2025, sul portale NoiPA.
Gli Aumenti
Gli Aumenti rappresentano un incremento stabile della retribuzione. Questi incrementi vengono definiti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per il personale contrattualizzato, dai DPR che recepiscono gli accordi tra le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) e il Governo per il personale non contrattualizzato, o da leggi speciali dedicate a specifiche categorie.
Gli aumenti contrattuali vanno ad incrementare gli stipendi tabellari e, di riflesso, gli accessori legati allo stipendio.
Se gli aumenti vengono attribuiti con una decorrenza anteriore alla data di pagamento allora si generano gli arretrati.
Attualmente, gli unici contratti firmato – per il triennio 2022-2024 – sono quelli delle Funzioni Centrali e della Sicurezza-Difesa ma gli aumenti ancora non sono stati applicati.
Pertanto nessun dipendente del pubblico impiego trova sullo stipendio di febbraio 2025 un aumento legato al rinnovo contrattuale.
Arretrati
Gli Arretrati sono somme di denaro dovute a un lavoratore per periodi lavorativi già trascorsi, ma non ancora corrisposte.
Solitamente derivano dall’applicazione retroattiva di nuovi accordi contrattuali, aumenti retributivi o riconoscimenti economici decisi successivamente al periodo a cui si riferiscono.
Gli arretrati possono includere sia gli importi base che eventuali accessori legati alla retribuzione.
Ulteriori arretrati potrebbero arrivare con le emissioni NoiPA di metà febbraio ma con riferimento a situazioni individuali.
Anticipi
Un Anticipo è un acconto sui futuri miglioramenti retributivi.
Un esempio di anticipo, nel pubblico impiego, è l’IVC (Indennità Vacanza Contrattuale) previsto dai contratti del pubblico impiego.
Un altro esempio di anticipo, previsto da una norma come atto unilaterale della parte datoriale pubblica, è l‘anticipo contratto corrisposto a dicembre 2023 e, in via continuativa, da gennaio 2025.
Gli anticipi verranno assorbiti dagli aumenti contrattuali.
Con lo stipendio di gennaio tutti i dipendenti pubblici troveranno l’applicazione dell’Anticipo contratto, con importi che variano da 40 a 60 euro netti.
Bonus
I bonus sono elementi estranei alla retribuzione che vengono erogati in genere in via provvisoria.
Il caso più clamoroso è stato il cosiddetto “Bonus Renzi” di 80 euro che è durato da maggio 2014 fino a marzo 2020. Si tratta del trattamento integrativo poi salito a 100 euro mensili oggi applicato mensilmente a chi ha un reddito fino a 15.000 euro.
Un altro esempio di bonus è il taglio al cuneo fiscale di 1.000 euro annuali previsto dalla manovra 2025 ma ancora non applicato da NoiPA quindi non presente nello stipendio di gennaio.