I lavoratori metalmeccanici sospenderanno l’attività lavorativa tra la seconda e la terza settimana di febbraio per protestare contro la mancata ripresa della trattativa per il rinnovo di contratto.
La trattativa per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal, infatti, è in fase di stallo a causa dell’indisponibilità degli Industria a fare retromarcia rispetto alla loro “contro-piattaforma”. Un documento di 21 pagine che non danno una risposta alle richieste salariali di Fim-Fiom-Uilm. L’unico modo che gli operai hanno per farsi sentire è quello di continuare con gli scioperi: si è arrivati quindi alla proclamazione di altre 8 ore di sciopero articolato.
Il comunicato sindacale
«La trattativa per il rinnovo del CCNL Federmeccanica – Assistal a causa delle posizioni di estrema rigidità e chiusura delle aziende metalmeccaniche e delle installazioni e delle associazioni datoriali territoriali, non si è sbloccata e allo stato la trattativa non riparte. È quanto mai necessario mobilitare le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici per il comune interesse di riaprire il tavolo con un negoziato che inizi finalmente ad affrontare compiutamente i temi e le rivendicazioni sindacali che abbiamo presentato unitariamente».
Si apre così il comunicato delle Segreterie Nazionali di Fiom, Fim e Uilm del 4 febbraio scorso.

Il conflitto ha avuto inizio lo scorso novembre, dopo la mancata disponibilità degli Industriali di Federmeccanica e Assistal, le principali organizzazioni datoriali del settore, a negoziare sulla richiesta salariale di 280 euro e tutti gli altri punti della piattaforma di Fim-Fiom-Uilm.
Da allora gli Industriali non hanno riaperto la trattativa per rinnovare il contratto collettivo e si sono quindi susseguiti una serie di scioperi con punte di adesione fino all’80%. Per sbloccare tale fase di stallo, infatti, l’unica via da percorrere è quella della mobilitazione.
Scioperi articolati dal 10 febbraio
Già qualche giorno fa il Segretario della FIOM-CGIL Michele De Palma aveva annunciato un nuovo sciopero, prorogando così la fase di mobilitazione dei metalmeccanici anche per il mese di febbraio.
Occorrerà programmare lo sciopero in modo unitario e articolato in tutte le imprese del territorio nazionale, «promuovendo la massima partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori affinché la mobilitazione sia efficace e visibile sul territorio», specifica il comunicato.
Le settimane interessate saranno in particolare la seconda e la terza: dal 10 al 23 febbraio 2025, infatti, saranno programmate 8 ore di sciopero. Si partirà da Treviso il 10, si proseguirà a Padova con altre 8 ore di sciopero divise tra 4 ore di sciopero a fine turno martedì 11 febbraio e le altre 4 ore da definire entro il 21 febbraio. E poi via via nelle altre province italiane.
Le segreterie di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil fanno sapere inoltre che, in concomitanza dello sciopero, da parte dei lavoratori metalmeccanici persiste anche il blocco degli straordinari e delle forme di flessibilità indetto dal 15 novembre.