Sono almeno tre le novità che faranno variare gli importi delle Pensioni di marzo. Tutte le indicazioni utili ci arrivano dalla circolare del 28 gennaio 2025 n. 23 dell’Inps.
Stop conguagli a debito del 2024
Stop ai conguagli a debito relativi all’Irpef del 2024, poichè le trattenute sono state effettuate nei cedolini di gennaio e febbraio. Pertanto la pensione di marzo avrà per la prima volta un importo netto senza il carico delle tasse dello scorso anno.
Questa regola non vale per i pensionati con importi a debito superiori a 100 euro che hanno un reddito annuo fino 18.000 euro. Per loro l’addebito è graduale e dura fino al mese di novembre.
Acconto addizionale comunale
Nel mese di marzo sarà addebitato, per tutti, l’acconto dell’Addizionale Comunale Irpef. Anche in questo caso l’addebito è graduale, mese per mese. La novità di marzo è che oltre al saldo 2024, sarà addebitato l’acconto 2025. Pertanto da marzo a novembre i pensionati troveranno importi più basi per via di questa doppia imposizione:
- saldo addizionale comunale 2024 (eventuale)
- acconto addizionale comunale 2025
Rispetto al 2024 ci potrebbero essere novità per via di quei comuni che hanno alzato o abbassato le aliquote.
Accredito in due date
L’altra novità, confermata dal calendario ufficiale Inps, è che i pensionati avranno l’accredito in due date diverse:
- sabato 1° marzo per i correntisti di Poste Italiane;
- lunedì 3 marzo per i correntisti delle Banche.
Modello RED: l’invio scade il 28 febbraio 2025
Chi non invia il Modello Red entro il 28 febbraio 2025 potrebbe incappare nella sospensione del trattamento pensionistico già a partire dal mese di marzo.
L’invio di questo modello è obbligatorio per molti pensionati e cittadini che percepiscono prestazioni assistenziali e previdenziali legate al reddito e all’invalidità civile per comunicare all’Inps il mantenimento dei requisiti reddituali che danno diritto alla prestazione e alla misura della stessa.
Il modello RED è obbligatorio per chi ha un’età inferiore a 76 anni per fornire le informazioni del beneficiario, eventuali coniugi e familiari.
Non è obbligato alla presentazione, il pensionato che ha già presentato per l’anno la dichiarazione dei redditi tramite il Modello 730 o Redditi PF.