Si è svolto oggi a Roma l’incontro tra i vertici di Federmeccanica-Assistal e i sindacati Fim-Fiom-Uilm per il rinnovo del CCNL dell’Industria Metalmeccanica e Installazione di Impianti. L’incontro è avvenuto dopo 3 mesi di agitazione sindacale, con 8 ore scioperi già consumate tra dicembre e gennaio, e altre 8 confermate per il mese di febbraio.
Due comunicati stampa diffusi a poche ore dalla riunione confermano che le posizioni tra le parti restano ancora lontane. Da un lato, le associazioni datoriali sottolineano la necessità di trovare un equilibrio tra sostenibilità e competitività. Dall’altro, i sindacati denunciano la mancanza di proposte concrete e confermano nuove mobilitazioni. Nuove mobilitazioni che potrebbero sfociare nel mese di marzo.
La posizione di Federmeccanica e Assistal
Nel loro comunicato, Federmeccanica e Assistal ribadiscono la volontà di individuare soluzioni che garantiscano la sostenibilità delle imprese senza compromettere la competitività. La proposta avanzata si basa su strumenti con valenza ESG, ritenuti fondamentali non solo per il miglioramento delle condizioni aziendali, ma anche per offrire risposte con valore sociale ed economico per i lavoratori.
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Le associazioni datoriali dichiarano la propria disponibilità a discutere soluzioni condivise e ad approfondire tutti i punti della piattaforma contrattuale, a condizione che siano compatibili con le esigenze delle aziende e favoriscano produttività e competitività.
La replica dei sindacati: “Nessuna proposta, scioperi confermati”
Secondo Fim-Fiom-Uilm, l’incontro di oggi non ha prodotto alcun avanzamento. Federmeccanica e Assistal non hanno presentato nessuna nuova proposta, lasciando i lavoratori senza risposte sulle richieste avanzate. In particolare sul tema salariale (la richiesta è di 280 euro).
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Di fronte a questa situazione, i sindacati confermano le otto ore di sciopero, che saranno articolate territorialmente entro febbraio, con il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Ritengono indispensabile riaprire il confronto per rinnovare il contratto, difendere il settore metalmeccanico e tutelare l’occupazione.
Da Roma un segnale preoccupante
Se Federmeccanica e Assistal non daranno segnali di apertura entro la fine del mese, sottolinea la nota sindacale, per marzo saranno proclamati nuovi scioperi. Facendo salire ben oltre i 200 euro il costo per i metalmeccanici.
Uno degli aspetti più preoccupanti che emerge dall’incontro è che non ci sono altre date in calendario tra le parti. O comunque non sono state annunciate, come da prassi quando il confronto si evolve positivamente. La sensazione è che il dialogo si sia raffreddato e la trattativa potrà potrarsi per altri mesi. Nel frattempo il contratto scaduto il 30 giugno 2024 fa registrare una carenza contrattuale pari a 8 mesi. 8 mesi in cui i lavoratori sono senza contratto.