Le famiglie italiane in attesa della rata dell’Assegno Unico per i figli di febbraio 2024 stanno vivendo giorni di incertezza. Se negli anni precedenti, accedendo al Fascicolo Previdenziale INPS, si poteva vedere in anticipo la data di accredito, oggi la situazione è diversa.
Cosa sta succedendo?
Molti utenti, collegandosi alla piattaforma INPS, invece di trovare la consueta data di pagamento (in questo caso febbraio), visualizzano un nuovo messaggio che ha generato dubbi e preoccupazione:
Si informano gli utenti che le nuove modalità di dialogo telematico con il sistema Re.Tes di Banca d’Italia consentono di visualizzare la data di pagamento delle prestazioni non pensionistiche solo dopo l’effettivo accredito da parte della banca.
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Questa novità significa che le famiglie potranno vedere la data di pagamento solo dopo che il bonifico sarà già stato effettuato. Un cambio di sistema che crea problemi a chi pianifica le spese mensili contando sull’accredito dell’Assegno Unico.
Insomma è il messaggio in cui l’ente di Via Ciro Il Grande fa sapere, confermando le anticipazioni di gennaio, che occorre controllare direttamente il conto corrente. E’ lì che Inps manderà il primo segnale, con l’accredito. Dopodiché l’operazione sarà visibile nel Fascicolo previdenziale Inps.
La situazione è ingarbugliata, tanto più in un mese dove sono attesi i primi aumenti degli importi del 2025. Il tutto è stato confermato anche dai canali social ufficiali dell’Inps, che parlano di possibili evoluzioni nelle prossime ore.
Quando arriverà il pagamento?
Senza una data certa, le famiglie possono solo tirare a indovinare e sperare che anche a febbraio arrivino nelle date “canoniche”: tra il 15 e il 20 del mese. Non è da escludersi – ma appare difficile – una prima tornata di pagamento per venerdì 14 febbraio, giorno di San Valentino. Tuttavia, senza la possibilità di verificare in anticipo, chi riceve il pagamento più tardi potrebbe avere difficoltà nella gestione del bilancio familiare.