Le date di pagamento dell’Assegno Unico di febbraio non si conoscono ancora, ma sui Fascicoli Previdenziali dei percettori qualcosa si sta smuovendo. In queste ore, infatti, INPS sta rendendo visibili i conguagli. Importi extra che non hanno a che vedere con la rata mensile dell’Auu.
Assegno Unico, cosa sono i conguagli?
Prima di pagare l’Assegno Unico di febbraio, INPS erogherà i conguagli. I conguagli sono delle differenze tra quanto il percettore ha ricevuto e quanto invece avrebbe dovuto ricevere.
Se il beneficiario ha ricevuto più soldi di quelli che avrebbe dovuto avere, il conguaglio è negativo e significa che ha un debito con INPS. Se invece ha ricevuto meno di quanto avrebbe dovuto ricevere vanta un credito con l’Istituto e si parla quindi di conguaglio positivo.
In questi giorni di febbraio, prima di pagare l’Assegno Unico, INPS sta effettuando i calcoli dei conguagli. I beneficiari della prestazione per i figli a carico quindi stanno scoprendo se hanno conguagli a credito o a debito con l’Istituto Previdenziale.
Conguagli a credito
Come detto, INPS riconosce un conguaglio a credito a chi nel corso dell’anno ha ricevuto meno soldi di quelli che avrebbe dovuto avere. I motivi possono essere i più disparati: INPS potrebbe non aver agganciato subito il nuovo ISEE, magari più basso del precedente, e quindi aver pagato al percettore un importo di Assegno Unico inferiore a quello a cui aveva diritto. Oppure potrebbe non avergli riconosciuto qualche maggiorazione che invece gli spettava.
Prima di erogare l’assegno ordinario quindi INPS coglie l’occasione e effettua nuovamente i calcoli. In questo modo l’istituto si mette in pari, erogando quanto dovuto.
Nel caso in foto, il conguaglio a credito è pari a 708,10 euro:
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Una minima parte (10,20 euro) era già stata pagata a marzo dell’anno scorso. Ma INPS dà indicazioni anche riguardo i conguagli a debito, quelli che spaventano un po’ di più.
Trattenute INPS in caso di debito
In caso di conguaglio a debito, anziché erogare, INPS trattiene. L’importo totale quindi diminuisce: INPS deve pian piano recuperare la somma che il percettore gli deve.
La trattenuta però non può superare il 20% del totale della rata mensile spettante in pagamento. Lo dice INPS, nella stessa schermata in cui comunica il conguaglio (si veda la foto sopra). Quindi, in caso di conguaglio a debito di 400 euro, la trattenuta non potrà superare gli 80 euro a volta. INPS recupererà l’intera somma quindi in 5 rate.