HomeEconomia & LavoroLa crisi dell'Automotive frena la produzione: -7,1%. In controtendenza questi Settori

La crisi dell’Automotive frena la produzione: -7,1%. In controtendenza questi Settori

Il 2024 si chiude con numeri allarmanti per l’industria italiana. Secondo i dati Istat, la produzione industriale ha registrato una contrazione del 3,5%. Ancora più grave il calo dell’indice complessivo della produzione, sceso del 7,1% in termini tendenziali. Il trend negativo prosegue ininterrottamente da 23 mesi.

La crisi dell’auto pesa sulla produzione

Uno dei settori più colpiti è quello dell’Automotive. Lo stop agli stabilimenti Stellantis e la crisi del mercato hanno avuto un impatto devastante. A dicembre 2024, la produzione di autoveicoli è crollata del 43% rispetto allo stesso mese del 2023. La cassa integrazione e la ridotta attività hanno bloccato la produzione, aggravando ulteriormente il bilancio dell’anno.

La frenata dell’industria italiana

La flessione dell’industria non riguarda solo il comparto auto. La diminuzione della produzione è generalizzata e riflette un periodo di forte difficoltà per il settore manifatturiero, a partire dalla componentistica, la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-14,6%). L’incertezza economica, la riduzione della domanda e le difficoltà nel reperire materie prime sono tra i principali fattori di questa crisi prolungata.

Giù anche il comparto della Moda con un -18,3%.

Settori che vanno meglio

In questo scenario negativo è il settore energetico. La produzione di energia ha registrato un aumento del 5,5%, dimostrando una resilienza superiore rispetto agli altri comparti industriali. Tuttavia, questo dato positivo non è sufficiente a compensare il calo complessivo dell’industria.

Con segno positivo anche l’industria estrattiva con +17,4%, la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+5%). Quest’ultimo è stato anche interessato, appena due giorni fa, dal rinnovo del CCNL di settore che ha portato ai lavoratori aumenti in busta paga complessivi pari a 312 euro.

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