La legge di Bilancio 2025 ha prodotto una nuova misura fiscale destinata a tutti i lavoratori dipendenti con un reddito imponibile tra 20.001 e 32.000 euro. Si tratta di un’agevolazione fiscale, un bonus – potremmo dire – che ammonta a 1.000 euro annue, suddiviso in 12 mensilità da 83,33 euro ciascuna.
Il nuovo regime di agevolazioni sostituisce il precedente intervento di decontribuzione varato con il Decreto Lavoro di maggio 2023, applicato fino al cedolino paga di dicembre 2023. Il passaggio dal taglio contributivo a quello fiscale ha comportato alcune differenze nei calcoli degli stipendi.
Da Gennaio mancano 83,33 euro sugli Stipendi NoiPA
Da gennaio 2025 gli stipendi dei dipendenti pubblici con reddito tra 20.001-35.000 euro non hanno avuto l’applicazione dell’importo del Bonus pari a 83,33 euro. Un’assenza dovuta all’impossibilità da parte di NoiPA di applicare sin da subito il nuovo regime fiscale. La medesima assenza è stata registrata a febbraio. Chi ha controllato la rata ordinaria dello stipendio netto in erogazione il 21 o il 27 febbraio, deve sapere che quell’importo continua a essere assente. Al 28 febbraio l’arretrato maturato da questi dipendenti è pari a 166,66 euro (83,33 euro di gennaio + 83,33 euro di febbraio).
Gli Arretrati verranno accreditati a Marzo?
Resta da capire se i Bonus saranno accreditati a marzo. In questo caso l’importo erogato sarà di 249,99 euro (83,33×3). Di fatto un arretrato di 250 euro netti che potrebbero fare la differenza, almeno per la terza mensilità dell’anno.
Tutto dipenderà da NoiPA che, in questa fase non lancia messaggi incoraggianti. Il rischio infatti è che questo arretrato non venga riconosciuto in uno dei prossimi cedolini, ma con il conguaglio fiscale del 2026. In questo caso si tratterà di attendere 12 lunghi mesi.
