HomeEvidenzaAssegno di Inclusione spetta a coniuge e figli quando "manca" il beneficiario

Assegno di Inclusione spetta a coniuge e figli quando “manca” il beneficiario

L’Assegno di Inclusione non può essere trasmesso agli eredi in caso di decesso del beneficiario. Il decreto del 13 dicembre 2023 del ministero del Lavoro, infatti, non ammette la successione agli eredi, a meno che il percettore venuto a mancare non avesse famiglia.

Quali famiglie hanno diritto all’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione è il sussidio che INPS riconosce ai nuclei familiari con un ISEE entro i 10.140 euro in cui vivono soggetti disabili, minorenni, over 60 o svantaggiati. Ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, anche se il RdC non prevedeva queste limitazioni all’interno della famiglia.

Il sussidio spetta sia alle famiglie che rispettano i requisiti suddetti, sia ai single, se si trovano in una delle condizioni descritte sopra. Per esempio, ne ha diritto un over 60 con un ISEE sotto i 10.140 euro. Così come ne ha diritto un cittadino disabile.

Ma come si comporta l’INPS in caso di decesso del percettore single? L’Assegno di Inclusione passa agli eredi oppure i pagamenti si interrompono? Vediamo cosa dispone la legge.

Morte percettore AdI single

Il decreto del 13 dicembre 2023 del ministero del Lavoro spiega bene cosa succede in caso di decesso del titolare dell’Assegno di Inclusione. Sia qualora questi non avesse coniuge e figli, sia nel caso in cui ci fossero.

L’articolo da prendere in considerazione è il 5. Nel dettaglio, il comma 5 stabilisce che:

Nel caso in cui l’AdI viene erogato a un nucleo composto da un solo membro e questo decede, l’erogazione viene interrotta anche in presenza di eventuali mensilità arretrate non ancora erogate e le quote maturate e non riscosse e le somme erogate e non spese in vita dal soggetto deceduto non entrano nell’asse ereditario e non sono trasmissibili agli eredi“.

Pertanto, in caso di morte di un percettore AdI senza coniuge e senza figli, INPS interrompe immediatamente l’erogazione del sussidio. Le mensilità non riscosse e le somme erogate non ancora spese dunque non passano agli eredi.

Assegno di Inclusione passa agli eredi in caso di decesso del beneficiario?

Il contrario, invece, avviene in caso di decesso di un percettore AdI sposato e con figli. Il comma 5 prosegue:

Nel caso in cui l’AdI viene erogato a un nucleo composto da più membri maggiorenni con responsabilità genitoriali o inseriti nella scala di equivalenza e sia in corso la suddivisione dell’erogazione del beneficio fra questi, in caso di decesso di uno di questi, le eventuali quote di Adi arretrate non ancora erogate e le somme erogate e non spese in vita dal soggetto deceduto vengono riconosciute agli altri membri del nucleo“.

Se il titolare dell’Assegno di Inclusione fa parte di un nucleo familiare composto anche da altre persone, in caso di decesso saranno queste ultime a beneficiare delle quote non ancora erogate e delle somme non spese in vita. In questo caso quindi l’Assegno di Inclusione è trasmissibile agli eredi. Ma solo se gli eredi fanno parte dello stesso nucleo familiare del deceduto.

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