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Doppia Scadenza INPS fissata per il 28 febbraio: le Conseguenze per Chi Non la Rispetta

Venerdì 28 febbraio è una giornata particolarmente importante per i titolari delle prestazioni INPS perché ricorrono due scadenze da rispettare. Vediamo quali.

Rinnovo dell’ISEE ai fini dell’Assegno Unico: la scadenza

Una delle due scadenze riguarda l’Assegno Unico. Ne sono interessati quindi tutti coloro che hanno figli a carico fino a 21 anni. Se disabili non ci sono limiti anagrafici.

La domanda può essere presentata in ogni momento. Al contrario, l’ISEE va rinnovato entro il 28 febbraio. L’aggiornamento dell’ISEE non è importante solo per stabilire un importo mensile adeguato, ma vale anche come domanda di rinnovo dell’assegno stesso. Per questo è fondamentale rispettare la scadenza.

Se non lo si rinnova entro suddetta scadenza, a partire da marzo INPS accrediterà l’importo minimo mensile. In questo caso, c’è una seconda scadenza da tenere a mente: quella del 30 giugno. Rinnovando l’ISEE entro il 30 giugno, infatti, INPS ricalcolerà l’importo spettante in base al proprio indicatore economico e riconoscerà gli arretrati a decorrere da marzo. Gli arretrati non spettano, invece, a chi rinnova l’ISEE a partire dal 1° luglio.

I percettori NASpI devono far sapere il reddito presunto

La seconda scadenza, invece, riguarda i titolari dell’indennità di disoccupazione NASpI. In particolare, questi devono comunicare all’INPS il reddito presunto per il 2025.

Per non incappare nella sospensione degli accrediti già a partire da febbraio, avrebbero già dovuto farlo entro lo scorso 31 gennaio. Chi non ha rispettato la scadenza, infatti non ha ricevuto il pagamento di febbraio. Ma c’è modo di rimediare.

Inviando il modulo NASpI-com all’INPS entro il prossimo 28 febbraio, infatti, INPS potrà sbloccare le pratiche sospese per inadempienza del percettore e procedere con i pagamenti da marzo.

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