Sono ancora in fase di stallo le trattative per il rinnovo dei CCNL sanità e funzioni locali. E non accennano a smuoversi. Il primo per via della mancata firma sull’intesa proposta dall’Aran da parte di Cgil, Uil e Nursing Up. Il secondo per via del disappunto di Fp Cgil e Uilpa. In entrambi i casi, i sindacati hanno ritenuto insufficienti e inadeguate le proposte dell’Aran e dunque hanno deciso di bloccare le trattative per il rinnovo.
Da Fp Cgil e Uil Fpl arriva adesso un comunicato stampa unitario per tornare sulla questione.
CCNL sanità e Enti locali: il comunicato stampa di Cgil e Uil
“Ad oggi abbiamo registrato un’apertura da parte delle autonomie locali e delle Regioni anche rispetto alla richiesta di avere più fondi al disposizione per il rinnovo dei CCNL in questi comparti, mentre il ministro Zangrillo ha chiuso ogni discussione minacciando atti unilaterali. La nostra è una scelta di merito, non una scelta politica. Non accettiamo accordi al ribasso che penalizzano chi ogni giorno garantisce servizi essenziali ai cittadini. È necessario un confronto serio e rispettoso di tutte le organizzazioni sindacali, senza scorciatoie o tentativi di forzatura”.
Lo scrivono in una nota del 3 marzo scorso Fp Cgil e Uil Fpl. Risorse aggiuntive purtroppo non se ne possono stanziare e quelle già messe a disposizione (10 miliardi di euro) purtroppo non bastano. “Parte delle risorse per il triennio 2022-2024 sono già in pagamento attraverso la super indennità di Vacanza contrattuale, ma ciò non basta. I dipendenti pubblici – prosegue la nota – hanno subìto una perdita del potere d’acquisto ben superiore al 17%, e come leggiamo oggi dai dati Istat la pressione fiscale aumenta. È inaccettabile che il Governo continui a ignorare la necessità di un segnale forte di valorizzazione e rispetto” tuonano i sindacati.
Le richieste dei sindacati
Da Fp Cgil e Uil Fpl arrivano però anche delle proposte concrete. Se non si possono stanziare più soldi “chiediamo un anticipo di tutte le risorse disponibili, comprese quelle destinate ai CCNL 2025-2027“.
Inoltre, chiedono:
- il superamento dei limiti anacronistici ai tetti del salario accessorio, per riconoscere adeguatamente l’impegno e le competenze dei lavoratori;
- un piano straordinario di assunzioni, necessario per affrontare la grave carenza di personale e garantire servizi efficienti;
- lo sblocco della contrattazione decentrata, per permettere una reale valorizzazione delle professionalità.
Proposte che però sembrano di difficile realizzazione, visti i conti pubblici.