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Salario Metalmeccanici: Ecco Chi ci sta Perdendo dopo le 2 Buste paga di Gennaio e Febbraio

Dopo due mesi dall’entrata in vigore della Manovra di Bilancio 2025, i lavoratori metalmeccanici si trovano di fronte a una riduzione dello stipendio netto. Il passaggio dall’Esonero Contributivo al Bonus Fiscale ha modificato il calcolo delle buste paga, con effetti negativi per molti dipendenti del settore che si ritrovano un Netto a pagare” più basso.

Dal 1° gennaio cambia tutto: meno soldi per i livelli medi e bassi

La riforma fiscale ha eliminato l’Esonero Contributivo del 6-7%, sostituendolo con un Bonus Fiscale calcolato sull’imponibile fiscale. Questo nuovo sistema incide direttamente sulle retribuzioni nette, con una riduzione degli importi per la maggior parte dei lavoratori.

Per chi ha un reddito fino a 20.000 euro, ha però introdotto un’agevolazione regressiva, cioè scende con l’aumentare della disponibilità economica, secondo queste percentuali:

  • Redditi fino a 8.500 euro: 7,1%
  • Redditi tra 8.500 e 15.000 euro: 5,3%
  • Redditi superiori a 15.000 euro: 4,8%

Ecco le differenze di stipendio rispetto al 2024

Prendendo come riferimento i minimi retributivi in vigore dal 1° giugno 2024 del CCNL Federmeccanica-Assistal, abbiamo calcolato la perdita salariale netta annua per ogni livello è la seguente:

  • D1: -60,76 €
  • D2: -177,38 €
  • C1: -95,98 €
  • C2: -117,78 €
  • C3: -127,49 €
  • B1: -128,07 €
  • B2: -76,24 €
  • B3: +963,80 €
  • A1: +867,10 €

Attenzione: la perdita è determinata dal passaggio dal ‘vecchio sistema’ dell’Esonero contributivo introdotto per la prima volta dal Governo Draghi al Bonus Fiscale.

Risulta evidente che i più penalizzati sono coloro che rientrano nei livelli dal C1 al B1, dove la perdita annua varia tra 95 e 128 euro.

I lavoratori dei livelli medio-bassi sono dunque quelli che subiscono il taglio maggiore, mentre chi si trova ai livelli più alti (B3 e A1) registra un aumento della retribuzione netta.

Il vantaggio c’è solo per i redditi più alti

L’unico vantaggio della nuova normativa riguarda chi nel 2024 era escluso da ogni agevolazione fiscale. Nel 2025, infatti, sono state introdotte detrazioni fisse e graduali per chi ha redditi superiori a 20.000 euro:

  • Reddito tra 20.000 e 32.000 euro: detrazione fissa di 1.000 euro.
  • Reddito tra 32.000 e 40.000 euro: detrazione decrescente fino ad azzerarsi oltre i 40.000 euro.

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Insomma dopo i primi due stipendi del 2025, il quadro è ormai chiaro: per la maggior parte dei metalmeccanici il cambio fiscale porta a una riduzione netta dello stipendio. La misura avvantaggia solo chi aveva redditi più alti e prima non rientrava in alcuna forma di agevolazione. Quindi parliamo di lavoratori con più anzianità di servizio che possono vantare superminimi e scatti di anzianità. Per tutti gli altri, il saldo è negativo e il potere d’acquisto si riduce rispetto al 2024.

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