Il programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) ha raggiunto un traguardo significativo: oltre un milione di disoccupati o lavoratori poveri hanno avviato un rapporto di lavoro dopo essere stati presi in carico dai servizi per l’impiego.
Su un totale di 3,3 milioni di persone coinvolte, il 31,8% ha trovato un’occupazione. Un risultato importante per il piano finanziato con 5,4 miliardi di euro del PNRR, destinati a rafforzare le competenze dei lavoratori tra il 2021 e il 2025.
Lo rivela il Monitoraggio INAPP-Ministero del Lavoro aggiornato al 31 gennaio 2025.
Chi partecipa al programma GOL?
I dati aggiornati al 31 gennaio 2025 mostrano che:-
- 3.286.912 individui hanno dichiarato la propria disponibilità al lavoro.
- 3.582.308 persone sono state prese in carico dai servizi per l’impiego.
- 61,8% dei partecipanti (oltre 2 milioni) ha seguito almeno una politica attiva.
La maggioranza dei beneficiari è rappresentata da donne (55,5%) e giovani under 30 (29,2%). Tuttavia, il 35,5% è disoccupato da almeno 6 mesi, mentre il 30,7% è senza lavoro da oltre un anno.
Tra i 2.880.351 partecipanti che hanno un Patto di Servizio attivo:
- il 46% (1.326.047 individui) ha presentato una domanda di Naspi o DisColl,
- il 3,9% (111.639 individui) è ancora percettore di Supporto per la formazione e il lavoro, il 5,1% (147.714 individui) sono componenti attivabili al lavoro di nuclei beneficiari dell’Assegno di inclusione, i due strumenti che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza.
Un milione di lavoratori collocati
Delle persone coinvolte nel programma:
- 1.175.463 individui risultano attualmente occupati (circa un terzo del totale)
- 1.042.421 hanno trovato lavoro dopo l’ingresso in GOL (31,8% del totale).
- 133.042 lavoratori erano già occupati ma con redditi molto bassi.
Questo dimostra che il programma non solo aiuta chi è senza lavoro, ma supporta anche chi ha un’occupazione precaria.
Quali contratti vengono offerti?
Tra i nuovi assunti:
- 44,2% ha un contratto a tempo determinato.
- 37,9% ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato.
- 7,6% ha un contratto di apprendistato.
- 7% è impiegato nel lavoro domestico.
L’occupazione stabile resta un obiettivo da migliorare, ma il numero di lavoratori con un contratto a tempo indeterminato è significativo.
Le differenze territoriali
I risultati variano a seconda della regione. Il tasso di inserimento lavorativo è più alto al Nord, con la provincia autonoma di Bolzano in testa (45,5%). Al contrario, al Sud i dati sono più bassi:
- Campania: 24%
- Basilicata: 24,4%
- Sicilia: 25,6%
Nel Centro-Nord molte regioni superano il 35% di inserimento lavorativo, segno di un mercato del lavoro più dinamico.
Obiettivi da raggiungere
Il primo obiettivo del PNRR, ovvero olraggiungere 3 milioni di beneficiari entro il 2025, è stato già superato. Restano da centrare:
- 75% di partecipanti tra donne, disoccupati di lunga durata, disabili, under 30 e over 55.
- 800.000 lavoratori da formare, di cui 300.000 con competenze digitali.
L’accelerazione del programma fa ben sperare: i tempi di attesa per l’avvio della prima politica attiva sono scesi da 126 giorni a soli 8 giorni.