Il decreto che ufficializza l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro dall’ISEE c’è, ma ancora il nuovo meccanismo di calcolo non è operativo. Ciò significa che le famiglie che in questi giorni stanno presentando l’ISEE dovranno includervi anche i Bot, i Btp, ecc.
Di conseguenza, l’ISEE sarà più alto e, quindi, svantaggioso per accedere a determinati contributi sociali. Quanto c’è da attendere ancora affinché i titoli di Stato non facciano più cumulo nell’ISEE?
Titoli di Stato esclusi: i tempi di attesa
Il decreto che esclude i titoli di Stato fino a 50.000 euro dal calcolo dell’ISEE è in vigore dallo scorso 5 marzo. Tuttavia, chi si trova a presentare l’ISEE in questi giorni avrà notato che i titoli fanno ancora cumulo. Ci riferiamo in particolare ai seguenti:
- Buoni Fruttiferi Postali (BFP),
- Libretti di Risparmio Postale,
- Buoni del Tesoro Poliennali (BTP),
- Certificati di Credito del Tesoro (CCT),
- Buoni Ordinari del Tesoro (BOT),
- BTP Italia e i BTP Futura.
Nonostante l’entrata in vigore del decreto, infatti, la procedura per il calcolo non è ancora aggiornata. A fornire maggiori indicazioni su quanto bisognerà ancora attendere ci pensa l’INPS, tramite social:

L’INPS fa sapere che entro il mese di marzo verrà pubblicata la circolare nella quale saranno fornite le indicazioni operative e i nuovi criteri. La novità infatti influisce anche sulle prestazioni previdenziali, i cui importi inevitabilmente verranno ricalcolati. Per esempio, con un ISEE più basso grazie all’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro l’Assegno Unico aumenta.
Nuovo ISEE a partire da aprile
Se la circolare arriva entro marzo vuol dire che bisognerà aspettare massimo una decina di giorni. E che il nuovo meccanismo di calcolo dell’ISEE sarà operativo a partire da aprile.
Di questo ne dà conferma anche l’INPS, che in una notizia sul suo sito scrive: “Il nuovo modello della Dichiarazione Unica Sostitutiva (DSU) sarà disponibile da aprile e, comunque, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del dpcm n. 13/2025“.
Per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate – fa sapere l’Istituto – le DSU già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza, ferma restando la facoltà di richiedere una nuova attestazione ISEE calcolata secondo la recente normativa. Che però ha un costo di circa 25 euro.