Dal 2025 l’Assegno di Inclusione spetta ai nuclei familiari in cui siano presenti membri disabili, minorenni, over 60 o svantaggiati e con un ISEE fino a 10.140 euro. Se le condizioni riguardanti i componenti della famiglia sono le stesse dell’anno scorso, rispetto al 2025 invece la soglia ISEE è salita.
Anche le soglie relative al reddito familiare sono aumentate. In particolare per chi risiede in un’abitazione in affitto. Questo ha delle ripercussioni pratiche sulla ricarica in arrivo.
Assegno di Inclusione in arrivo
Nella mattinata di martedì 25 marzo INPS ha avviato le lavorazioni dell’Assegno di Inclusione relativo al mese di marzo. Le lavorazioni hanno riguardato tutte le famiglie beneficiarie in attesa di una mensilità diversa dalla prima.
Tra queste rientrano anche quelle che vivono in affitto e che quindi devono pagare un canone di locazione.
Per tali famiglie, grazie alla Manovra di Bilancio 2025, il tetto di reddito familiare massimo per ottenere l’Assegno di Inclusione è stato innalzato a 10.140 euro, moltiplicato per la scala di equivalenza. Per le altre invece è di 6.500 euro. Ciò ha comportato delle conseguenze positive.
Come funziona la quota per l’affitto
Con l’aumento del reddito familiare sale anche il valore massimo dell’integrazione per le famiglie residenti in abitazioni in locazione con contratto registrato. Nel dettaglio, passa da 3.360 euro a 3.640 euro, e da 1.800 euro a 1.950 euro per nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave o non autosufficienza.
Per molte famiglie in difficoltà col pagamento dell’affitto questa è un’ottima notizia. Anche perché i nuclei potranno beneficiare anche solo della quota B, ossia del solo aiuto per l’affitto, senza dover accedere all’Assegno di Inclusione completo. Ciò garantisce un sostegno specifico alla locazione e allarga la platea dei beneficiari.
INPS riporta un esempio pratico nel messaggio n. 595 del 17 febbraio scorso. Una famiglia con reddito familiare pari a 6.500 euro e un canone di locazione pari a 3.000 euro annui non riceverà alcuna quota di integrazione del reddito, ma godrà di una quota di integrazione della locazione pari a 3.000 euro. L’importo annuo ricevuto a titolo di Assegno di Inclusione sarà quindi di 3.000 euro, con una rata mensile pari a 250 euro erogata esclusivamente come quota di integrazione del canone di locazione.