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Maxi Accredito con l’Assegno di Inclusione: Carichi di Cura, 7 volte in un Colpo Solo

Con la ricarica di aprile, alcune famiglie che beneficiano dell’Assegno di Inclusione hanno ricevuto mesi e mesi di arretrati relativi all’integrazione per i carichi di cura.

Vediamo a chi spettano e quali cifre sono state raggiunte.

Quali famiglie hanno diritto all’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione è il principale strumento di contrasto alla povertà attivo in Italia dal 1° gennaio 2024, e ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza. Spetta ai nuclei familiari con almeno un componente fragile, come:

  • minori,
  • over 60,
  • persone con disabilità,
  • persone in condizione di svantaggio certificata dai servizi sociali.

Per ottenerlo è necessario inoltre rispettare una serie di requisiti, tra cui un ISEE entro i 10.140 euro. Occorre anche sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) al fine di essere presi in carico dai servizi sociali per la definizione di un progetto di inclusione.

A chi spettano i carichi di cura

L’importo mensile dell’assegno varia a seconda del reddito della famiglia e della composizione del nucleo familiare. Sono previste anche delle integrazioni: per i nuclei in affitto per esempio, oppure per i carichi di cura.

I carichi di cura spettano alle famiglie in cui sono presenti:

  • figli minori fino a 3 anni,
  • tre o più figli minori a carico,
  • familiari con disabilità grave o non autosufficienza.

Questa integrazione premia e riconosce formalmente l’impegno delle famiglie che si fanno carico della cura di persone fragili e viene erogata in aggiunta all’importo mensile ordinario dell’Assegno di Inclusione.

INPS paga 7 mesi di carichi di cura

Con la ricarica di aprile dell’AdI, chi aveva un carico di cura non riconosciuto nel 2024 ha ricevuto gli importi spettanti attraverso l’attribuzione d’ufficio del coefficiente (0,4) della scala di equivalenza legato al carico di cura.

Gli importi, accreditati direttamente sulla Carta di Inclusione, sono andati da 200 euro di arretrati fino a diverse migliaia di euro. Per alcuni, per esempio, la cifra ha raggiunto addirittura i 1.400 euro, come si vede dalla foto che segue:

arretrati carichi di cura

In particolare tale accredito a conguaglio riguarda un beneficiario dell’Assegno di Inclusione che ha ricevuto ben 7 mesi di arretrati relativi all’integrazione per i carichi di cura. Nel caso specifico, l’erogazione ha riguardato i mesi da gennaio a luglio 2024.

L’INPS sta quindi progressivamente recuperando le mensilità arretrate per chi aveva completato la presa in carico e soddisfaceva i requisiti per l’integrazione.

L’attribuzione degli arretrati continuerà anche a maggio solo se la cifra non è stata ancora interamente recuperata. Altrimenti, se gli arretrati sono già stati saldati interamente, l’integrazione verrà direttamente inclusa nella ricarica.

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