Il trasporto ferroviario italiano è a rischio nella giornata di martedì 6 maggio. I sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, insieme a Ugl Ferrovieri e alle sigle autonome come Fast-Confsal e Orsa, hanno confermato lo sciopero nazionale di 8 ore, dalle 9 alle 17. La protesta coinvolge il personale ferroviario e degli appalti ferroviari in tutto il Paese.
La ragione dello sciopero è il mancato rinnovo del contratto nazionale collettivo mobilità per le attività ferroviarie e il mancato aggiornamento dell’intesa aziendale con il gruppo FS, scaduta a fine 2023.
Il nodo del contratto e la trattativa in corso
Lo sciopero è stato proclamato dopo mesi di trattative senza esito. I sindacati chiedono aumenti salariali, più tutele sul lavoro e garanzie sugli appalti, in un momento in cui il settore ferroviario è sotto pressione per l’aumento dei costi e la carenza di personale.
Ma non tutto è perduto. Una riunione decisiva è in programma lunedì 5 maggio al Ministero dei Trasporti, dove le parti cercheranno di raggiungere un accordo in extremis. Se dovesse arrivare una proposta concreta da parte del governo o di Ferrovie dello Stato, lo sciopero potrebbe essere revocato all’ultimo momento.
Possibile revoca dello sciopero: la parola ai sindacati
I sindacati hanno lasciato uno spiraglio aperto. La disponibilità a revocare lo sciopero c’è, ma dipenderà tutto dall’esito del tavolo di confronto con il Ministero. Serve un impegno concreto e scritto sul rinnovo dei contratti e sul rilancio delle relazioni industriali con il gruppo FS.
La procedura di raffreddamento non è ancora conclusa e i margini per un accordo esistono. Se le richieste verranno accolte almeno in parte, i sindacati potrebbero decidere di sospendere o rinviare la protesta.
Maggio di fuoco per i trasporti
Il possibile sciopero di martedì 6 maggio non è l’unico sul tavolo. Il mese di maggio si preannuncia difficile per il settore trasporti: sono previste 29 proteste in tutta Italia, tra ferrovie, aeroporti e trasporto pubblico locale.
A Napoli, sempre martedì, è previsto anche uno sciopero del personale delle funicolari Anm. In Toscana, i lavoratori delle Autolinee incroceranno le braccia per 4 ore, sempre nella stessa giornata. Un mese caldo, ma con qualche spiraglio di tregua.