Con l’avvicinarsi dell’estate, per molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione potrebbe presentarsi una spiacevole sorpresa: salterà una ricarica.
Un’assenza che rischia di pesare proprio nel momento in cui aumentano le spese familiari, tra vacanze, centri estivi e bollette stagionali. L’INPS ha già chiarito le motivazioni dietro questa pausa. Vediamole.
I beneficiari dell’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico rivolta ai nuclei familiari in difficoltà economica, attiva dal 1° gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.
Ne hanno diritto i cittadini italiani, europei o extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.
Può richiederlo il nucleo familiare con un ISEE entro i 10.140 euro e in cui sia presente almeno una delle seguenti categorie:
- minorenni;
- over 60;
- persone con disabilità;
- persone in condizione di svantaggio.
INPS lo accredita mensilmente sulla Carta di Inclusione a chi, rispettando i requisiti suddetti, sottoscrive il Patto di Attivazione Digitale (PAD) e partecipa a un percorso personalizzato di inclusione lavorativa o sociale tramite i servizi sociali.
Quanto dura l’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione può essere percepito per massimo 18 mesi consecutivi. Ciò significa che per chi ha iniziato a riceverlo non appena è entrato in vigore, a gennaio 2024, la ricarica di giugno 2025 potrebbe essere l’ultima.
Per fortuna c’è la possibilità di rinnovare il sussidio per altri 12 mesi, ma attenzione: per farlo occorre rispettare un mese di stop.
Come funziona il rinnovo
Dopo i 18 mesi iniziali, l’Assegno di Inclusione può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, ma solo se si rispettano ancora i requisiti e si presenta una nuova domanda durante il mese di sospensione. Ad esempio:
- Ultima ricarica: giugno 2025.
- Mese di sospensione: luglio 2025.
- Presentazione nuova domanda: luglio 2025.
- Ripresa dei pagamenti: agosto 2025.
È importante notare che, a causa di questa sospensione, nel 2025 si riceveranno solo 11 mensilità dell’Assegno di Inclusione. E quella mancante, per chi percepisce l’AdI da gennaio 2024 ininterrottamente, sarà proprio quella di luglio. Sarà quella di agosto, invece, per chi prende l’AdI da febbraio 2024, e così via.
Non ricevere la ricarica a luglio o ad agosto può rappresentare un disagio concreto per molte famiglie, perché coincide proprio col periodo in cui iniziano le spese extra legate alle vacanze estive, viaggi o semplici attività per i figli a casa da scuola.