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Metalmeccanici, il 20 Maggio verrà Retribuita l’Assemblea Nazionale Convocata per il Rinnovo del CCNL

Lunedì 20 maggio si terrà a Bologna l’assemblea nazionale dei delegati e delle delegate di FIM, FIOM e UILM, i tre sindacati confederali dei metalmeccanici. L’assemblea si svolgerà in piazza Lucio Dalla, a partire dalle ore 10.00.

L’iniziativa è riservata ai rappresentanti sindacali aziendali delle tre sigle e ai delegati. Circa 1.500 lavoratori e lavoratrici. Si tratta di una assemblea sindacale retribuita, prevista dalla normativa vigente.

Un appuntamento retribuito previsto dalla Legge e dal CCNL

L’assemblea rientra nelle ore di permesso sindacale retribuito, come stabilito dallo Statuto dei Lavoratori e dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’industria metalmeccanica.

In particolare, il diritto alla partecipazione è regolato:

  • dal CCNL Federmeccanica–Assistal;
  • dal CCNL Unionmeccanica–Confapi;
  • dall’articolo 20 dello Statuto dei Lavoratori (legge 300 del 20 maggio 1970).

Pertanto, i delegati e le delegate che parteciperanno all’assemblea avranno diritto alla retribuzione ordinaria per le ore di assenza dal lavoro.

Punto stampa con i segretari generali

La giornata si aprirà alle ore 9.30 con un punto stampa con i tre segretari generali:

  • Ferdinando Uliano (FIM-CISL);
  • Michele De Palma (FIOM-CGIL);
  • Rocco Palombella (UILM-UIL).

Subito dopo, alle 10.00, prenderanno la parola i delegati provenienti da tutta Italia.

Nessuno sciopero a maggio, ma la protesta continua

Per il mese di maggio, FIM, FIOM e UILM non hanno convocato scioperi nazionali. Una scelta legata a motivi organizzativi e logistici, che non interrompe però il percorso di mobilitazione. L’assemblea infatti è parte di questo percorso sindacale.

La protesta per il rinnovo del contratto nazionale resta viva. I sindacati denunciano lo stallo totale delle trattative sia per:

  • il CCNL Federmeccanica–Assistal, scaduto il 30 giugno 2024;
  • il CCNL Unionmeccanica–Confapi, scaduto il 31 dicembre 2024.

Per entrambi i contratti, non è stato ancora comunicato alcun calendario negoziale da parte delle controparti.

Attesa per la clausola di garanzia a giugno

Anche in assenza del rinnovo, a partire da giugno 2025 scatterà comunque la cosiddetta clausola di garanzia, che prevede un adeguamento salariale automatico basato sull’inflazione (IPCA depurata).

Secondo FIM, FIOM e UILM, però, questi aumenti saranno insufficienti e non tuteleranno il potere d’acquisto dei lavoratori: si parla infatti di appena 27 euro circa al livello C3 in base alle ultime stime IPCA. Da qui l’urgenza di riaprire subito i tavoli contrattuali.

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