Lavorare 65 ore a settimana a 1,6 euro l’ora con soli due giorni di riposo al mese. È quanto successo a 37 lavoratori di un supermercato nella provincia di Catania.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno portato all’arresto del rappresentante legale e del direttore commerciale per caporalato e autoriciclaggio.
Le condizioni di lavoro nel supermercato
Le indagini della Guardia di Finanza di Catania hanno portato alla luce le condizioni disumane in cui erano costretti a lavorare i dipendenti di un supermercato di Biancavilla.
Sottoposti a turni massacranti, con orari settimanali da circa 65 ore anziché 40, come previsto da contratto, gli impiegati del supermarket guadagnavano appena 1,6 euro l’ora, ben al di sotto dei minimi salariali stabiliti.
Come se non bastasse, potevano usufruire di soli due giorni di riposo al mese e non avevano diritto alle ferie.
Accuse di caporalato nel supermercato
Le autorità hanno arrestato il rappresentante legale e il direttore commerciale del supermercato con l’accusa di caporalato e autoriciclaggio.
Le indagini hanno rivelato una situazione di estremo bisogno economico tra i lavoratori, che li ha portati ad accettare condizioni di sfruttamento pur di mantenere il posto di lavoro.
Alcuni lavoratori, infatti, già durante i colloqui prima dell’assunzione nel supermercato, venivano messi davanti a un fatto chiaro: le condizioni reali di lavoro sarebbero state molto diverse da quelle scritte nel contratto. Non c’era possibilità di trattare.
Come ha spiegato il procuratore di Catania, Francesco Curcio, l’unico modo per essere assunti era accettare quelle regole imposte, anche se ingiuste, e molti lo facevano perché non avevano altre alternative. In pratica, “tra la possibilità di non percepire alcuna fonte di reddito e quella di subire sfruttamento lavorativo – osserva il procuratore -, non avevano potuto fare altro che accettare e subire questo ultimo.”
Un fenomeno diffuso
Purtroppo, casi simili non sono isolati. Episodi di sfruttamento lavorativo con paghe misere e condizioni di lavoro degradanti emergono continuamente, non solo nei supermercati, ma anche e soprattutto nel settore agricolo.
Lo scorso aprile, per esempio, sempre a Catania, dalle indagini dei Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro è emerso che 49 braccianti agricoli venivano costretti a raccogliere un minimo di 50 cassette al giorno con una retribuzione di appena 90 centesimi a cesta. E alcuni di loro erano anche obbligati a restituire una parte della retribuzione.
Caso diverso ma sempre lesivo della dignità umana quello portato all’attenzione della Corte di Cassazione, che recentemente ha condannato un’azienda abruzzese di automotive per aver costretto un suo impiegato metalmeccanico a urinarsi addosso, impossibilitato ad allontanarsi dalla postazione per recarsi in bagno per via di turni massacranti e ritmi pressanti.
Fai la dichiarazione dei redditi con Tuttolavoro24.it
Da quest’anno è possibile fare la dichiarazione dei redditi con Tuttolavoro24.it.
I migliori consulenti fiscali sono a tua disposizione per gestire la pratica in modo preciso ed efficiente, evitandoti errori e perdite di tempo.
Prenota ora la tua dichiarazione dei redditi scrivendo un e-mail al seguente indirizzo: [email protected] oppure compila il form che trovi all’interno dell’articolo sottostante 👇👇👇👇