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Settimana Decisiva per il Contratto Metalmeccanici: il 28 la Scelta sulla Ripresa del Tavolo. Giugno a Rischio Sciopero

È iniziata una settimana decisiva per il rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici e per scongiurare lo sciopero generale di giugno.
Mercoledì 28 maggio a Roma si terrà un incontro determinante tra i vertici di Federmeccanica, dove sarà presa la decisione finale sulla riapertura del tavolo di trattativa.
Giovedì 29 sarà presentata l’indagine congiunturale del settore, mentre le imprese restano in allerta per il possibile impatto dei costi contrattuali.
Il 30 maggio scade l’ultimatum dei sindacati: se non arriverà una convocazione formale entro quella data, scatteranno 40 ore di sciopero a giugno.
In gioco ci sono gli aumenti salariali, le tutele occupazionali, la sicurezza sul lavoro e il diritto alla formazione.

Vediamo i dettagli e i possibili scenari.

Il 28 maggio a Roma la riunione decisiva di Federmeccanica

Martedì 28 maggio i vertici di Federmeccanica si riuniranno a Roma per decidere se e quando riaprire ufficialmente il tavolo di trattativa con i sindacati. Lo ha fatto sapere il Segretario Generale Uilm Rocco Palombella in un’intervista di alcuni giorni fa.
All’incontro sarà presente anche Simone Bettini, attuale vicepresidente e prossimo presidente dei metalmeccanici di Confindustria.
Il vertice rappresenta lo snodo decisivo per dare un segnale di apertura o, al contrario, confermare la linea attendista.
La pressione è forte, anche alla luce del crescente malcontento tra i lavoratori e delle azioni sindacali già annunciate.

E’ possibile che si valuti una ripresa dei negoziati anche perchè a giugno le Federmeccanica-Assistal da un lato e Fim-Fiom-Uilm dall’altro dovranno incontrarsi per mettere nero su bianco i nuovi aumenti salariali attesi dai lavoratori metalmeccanici in base alla clausola di garanzia.

Nel frattempo, nella stessa giornata a Napoli, saranno avviati i lavori congressuali di Fim-Cisl presso la Città della Scienza.

Preoccupazione delle imprese: pesa l’effetto IPCA

Il dato provvisorio sull’IPCA al netto degli energetici importati – che viene preso a riferimento dalla clausola di garanzia del CCNL – indica un possibile aumento salariale dell’1,3% da giugno. (Clicca qui per conoscere tutti gli importi in anteprima).

Di fatto senza il rinnovo e con la sola corresponsione degli aumenti in base all’IPCA le aziende portano a casa un risultato importante, sono riuscite a limitare i danni per un anno, in attesa di un contesto macroeconomico più favorevole.
La questione salariale legata al rinnovo del CCNL è solo rinviata.

Il 29 maggio arriva l’indagine congiunturale del settore

Mercoledì 29 maggio sarà pubblicata l’indagine congiunturale di Federmeccanica, che offrirà una fotografia aggiornata del settore metalmeccanico.
L’analisi conterrà dati su produzione, ordini, export e occupazione, e sarà determinante per inquadrare il margine di trattativa delle imprese.
Il documento servirà anche a rafforzare o ridimensionare le posizioni in campo, alla vigilia della scadenza imposta dai sindacati.

Confronto con i territori: il caso Mantova

Nei giorni scorsi Federmeccanica ha intensificato il dialogo con le imprese dei territori.
Numerosi incontri locali sono stati organizzati per raccogliere osservazioni, criticità e proposte.
A Mantova, in particolare, il 24 maggio si è svolta una riunione tra Confindustria territoriale e Federmeccanica, utile per approfondire le esigenze reali delle aziende e calibrare le prossime mosse.
Un ascolto capillare che punta a costruire una posizione più solida in vista del negoziato.

Il 30 maggio l’ultimatum dei sindacati: convocazione o sciopero

La linea dei sindacati è chiara: entro venerdì 30 maggio deve arrivare una convocazione ufficiale da parte di Federmeccanica.
La lettera è attesa in Corso Trieste, sede nazionale di Fim-Fiom-Uilm, come segnale formale di apertura del tavolo per il mese di giugno.
In caso contrario, scatterà la mobilitazione con 40 ore di sciopero distribuite nel mese, a partire dal già annunciato sciopero generale del 20 giugno.
Una settimana decisiva, dunque, per evitare la rottura e riportare la trattativa sui binari del confronto.

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