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Aumenti ai Metalmeccanici: “Senza Importi Sicuri Non Possiamo Andare dai Lavoratori”. L’Allarme della FIM-CISL dal Congresso di Napoli

Durante il congresso nazionale della FIM-CISL, tenutosi a Napoli, il Segretario Generale Ferdinando Uliano ha lanciato un messaggio chiaro alle controparti datoriali: “È impossibile per i sindacati spiegare in assemblea un contratto che non prevede aumenti salariali certi”.

Il riferimento è alla proposta di rinnovo del contratto nazionale avanzata da Federmeccanica e Assistal, che – come ricorda Uliano – non contiene alcun riferimento preciso agli aumenti in busta paga. Una scelta che, per la FIM-CISL, rischia di minare la credibilità del sindacato e la tenuta dell’intesa tra i lavoratori.

“Solo aumenti legati all’IPCA, e dell’anno prima”

Il punto critico è l’assenza di cifre certe. Secondo quanto denunciato da Uliano nel suo discorso di apertura, l’unico riferimento economico nella proposta degli industriali è l’inflazione misurata con l’indice IPCA al netto degli energetici importati (IPCA-NEI). Insomma la clausola di garanzia già prevista dal ccnl.

Ma c’è un problema: l’IPCA utilizzato si riferisce all’anno precedente, e gli aumenti – anche se presenti – arrivano in ritardo. Non solo: questi aumenti si applicano solo ai minimi contrattuali, non a tutta la massa salariale. Restano esclusi, ad esempio, gli scatti di anzianità.

Dico vicino all’inflazione perché se uno vuol fare il chierichetto, sa che le percentuali che noi portiamo a casa sull’inflazione vengono pagate un anno dopo, e soprattutto non gravitano su tutto il monte salari. Manco gli scatti di anzianità ci va quella rivalutazione lì”, ha spiegato Uliano.

Per questo, “non possiamo andare dai lavoratori a dire quanto aumenterà davvero la loro busta paga. Non lo sappiamo. E questo per noi è inaccettabile”.

Una trattativa bloccata e una “offesa ai lavoratori”

Uliano ha anche parlato di una situazione paradossale: “È diventata una colpa aver fatto il contratto del 2021, perché non ci consentono oggi di rinnovare il contratto dei metalmeccanici”. E ha aggiunto: “Non cancellerete dalla storia dei metalmeccanici il contratto del ’21. Quello è un accordo storico”.

Ha definito il comportamento degli industriali una “offesa ai lavoratori metalmeccanici”, accusando Federmeccanica di voler far firmare un contratto senza indicare nemmeno gli aumenti: “Sembra una cosa da matti. Ci chiedono di firmare un contratto dove non si indicano nemmeno gli aumenti salariali”.

Appello agli industriali: serve responsabilità

Nel suo intervento, Uliano ha ribadito che le imprese devono assumersi la responsabilità di sostenere i salari anche nei momenti difficili. “È diventata una colpa aumentare i salari anche in tempi di crisi. Ma noi questa responsabilità l’abbiamo esercitata”, ha detto.

Per il sindacato, la strada è chiara: una quota fissa e una quota variabile legata all’inflazione, ma reale e applicata in modo equo. Ora la palla passa agli industriali.

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