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Aumenti fermi per i Metalmeccanici: slitta al 12 giugno l’IPCA NEI per aggiornare i Minimi Salariali

Cresce l’attesa tra i lavoratori del settore metalmeccanico. Alla data del 6 giugno, l’ISTAT non ha ancora pubblicato il dato ufficiale dell’IPCA NEI relativo al 2024, né le stime per il quadriennio successivo.

Una situazione che conferma le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi su un possibile slittamento. Tutto nella norma, certo, ma l’Istituto di Statistica ci aveva abituato ad uscire con un comunicato negli ultimi giorni di maggio o nei primissimi di giugno. Ci vorrà qualche giorno in più. Ma quanto?

IPCA NEI 2024: ipotesi dati disponibili il 12 giugno

Secondo quanto comunicato direttamente alla Redazione di TuttoLavoro24.it, l’ISTAT potrebbe rendere disponibili i dati IPCA – sia consuntivo 2024, sia previsionale 2025-2028entro la giornata di mercoledì 12 giugno (come già anticipato qui).

Una data che prende dunque sempre più corpo, dopo che per anni la pubblicazione era avvenuta nei primi giorni del mese.

Metalmeccanici costretti ad attendere ancora: ecco chi sono

I lavoratori interessati dovranno quindi attendere ancora qualche giorno prima di sapere se ci saranno aumenti e, soprattutto, di quale entità.

Il valore ufficiale dell’IPCA NEI 2024 è fondamentale per attivare le clausole di salvaguardia presenti in quattro CCNL dell’industria metalmeccanica:

  • Federmeccanica-Assistal
  • Unionmeccanica-Confapi
  • Confimi Industria
  • Federorafi

Il riferimento resta la stima dell’1,3%

In assenza del dato definitivo, come riferimento tecnico si continua a utilizzare la stima ISTAT diffusa a dicembre 2024, che indicava un’aliquota dell’1,3%. In realtà si tratta di un dato che è in gran parte reale e solo in minima parte stimato.

Un valore indicativo ma parziale, poiché non tiene conto dell’intera dinamica dei prezzi realizzata nel corso del 2024. Per leggere tutti gli importi degli aumenti di giugno, stimati, per ognuno dei 4 CCNL clicca qui.

Dipendenti Metalmeccanici Industria penalizzati rispetto al CCSL

Quel che è già evidente è che i dipendenti cui si applicano i contratti collettivi Federmeccanica e Unionmeccanica Confapi riceveranno a giugno aumenti inferiori rispetto a chi è inquadrato nel CCSL.

Parliamo dei circa 60.000 lavoratori di Stellantis, Ferrari, CNH Industrial e Iveco.

Per loro, a giugno scatterà una rata da 73 euro lordi, prevista dal rinnovo del CCSL sottoscritto il 6 giugno a Torino.

Una differenza che accende il dibattito su tempistiche, strumenti e tutele nei vari sistemi contrattuali.

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