Il Contratto Scuola per il triennio 2022-2024 difficilmente sarà firmato a breve. Da un lato l’ARAN che prende atto dell’impossibilità di firmare e ha reso noto la cessazione delle trattative senza accordo.
Da un’altra prospettiva i sindacati sono divisi e spaccati: CISL Scuola e i sindacati autonomi (come ANIEF e SNALS) si dicono disponibili a sottoscrivere il contratto, ma non hanno i numeri per sbloccare l’impasse e giudicano l’accordo “perfettibile ma utile a sbloccare risorse immediate”,. FLC CGIL e UIL Scuola non ci stanno: giudicano insufficiente l’intera proposta, chiedono il 16% di aumento e annunciano battaglia.
Contratto Scuola, gli arretrati continuano a maturare
Per il Contratto Scuola, l’esecutivo ha già stanziato aumenti pari al 6% degli stipendi tabellari anche se una percentuale, vicina al 4%, è già stata stanziata per gli anticipi.
Ecco le tabelle con i lordi e i netti di insegnanti e ATA

Per quanto riguarda la tabella dei netti, è stata applicata, sugli arretrati l’aliquota massima del 35% dalla fascia 21.

Maggioranza mancata: non si firma il Contratto Scuola
Perché un contratto collettivo nazionale del comparto istruzione possa essere firmato, è necessario che i sindacati favorevoli rappresentino almeno il 51% della rappresentanza certificata. Oggi questa soglia non è raggiunta. CISL Scuola, pur essendo tra le sigle più rappresentative, non può da sola portare alla firma. Anche sommando le percentuali di ANIEF, SNALS e altre sigle autonome, la quota si ferma attorno al 40-45%.
Senza l’adesione di almeno una tra FLC CGIL o UIL Scuola, l’accordo non potrà essere chiuso. E le prospettive di intesa restano fragili, considerando le posizioni rigide assunte nelle ultime settimane.
Cosa dicono i sindacati
- CISL Scuola: “Firmare oggi permette di dare concretezza agli aumenti in busta paga e agli arretrati. Il contratto non è perfetto, ma può essere migliorato anche dopo la firma, su tavoli tecnici”.
- ANIEF: “Bloccare il contratto è un errore. I lavoratori hanno diritto di ricevere subito le risorse previste, che altrimenti restano al MEF”.
- FLC CGIL: “Siamo di fronte a una proposta irricevibile, sia per l’inadeguatezza degli aumenti, sia per la mancanza di risposte su orari, carichi di lavoro, precariato e valorizzazione professionale”.
- UIL Scuola: “Non firmiamo un contratto che non cambia nulla nella vita reale del personale scolastico. Serve rispetto, non solo cifre”.