Firmata l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Multiservizi. L’accordo è stato raggiunto nella notte tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e le associazioni datoriali Legacoop, Confcooperative, Agci Servizi, Unionservizi Confapi.
Resta fuori dell’intesa Anip Confindustria, che ha abbandonato il tavolo. Il contratto coinvolge 600mila lavoratrici e lavoratori del settore pulizie e servizi integrati.
Aumento salariale da 215 euro e clausola inflazione
Il nuovo CCNL sarà valido dal 1° giugno 2025 al 31 dicembre 2028.
Previsto un aumento dei minimi tabellari pari a 215 euro a regime, con un incremento del 16,6%.
Per un dipendente al II livello, l’impatto complessivo in busta paga sarà pari a 5.705 euro nell’intera vigenza. Occorre tener presente che nel settore è prevista la 13a e la 14a mensilità. Importi più alti sono previsti per le altre figure professionali inquadrate nei livelli più alti.
Questi gli importi delle 8 tranche salariali applicate nei cedolini paga secondo le diverse decorrenze:
- luglio 2025: 40 euro
- maggio 2026: 35 euro
- ottobre 2026: 35 euro
- maggio 2027: 30 euro
- dicembre 2027: 20 euro
- luglio 2028: 25 euro
- ottobre 2028: 20 euro
- marzo 2029: 10 euro
Più tutele e più ore per i part-time
Novità anche su orario e organizzazione del lavoro:
- Il CCNL aumenta l’orario minimo part-time a 15 ore settimanali, significa che non saranno legittimi contratti stipulati con durata minima inferiore a tale soglia;
- Consolidamento automatico delle ore supplementari
- Prevista la “Clausola di deterrenza”: in caso di inadempienza aziendale, l’orario settimanale aumenta del 30%.
Più diritti per le donne e comunicazioni obbligatorie
Il contratto introduce nuove misure di tutela:
- Indennità al 100% per 90 giorni di congedo a donne vittime di violenza
- Gruppo di lavoro permanente per aggiornare l’ambito di applicazione
- Obbligo di comunicazione preventiva per il periodo di comporto malattia
Il CCNL può proseguire anche dopo il 2029
Secondo quanto previsto dall’art. 73-ter, il contratto – che scade il 31 dicembre 2028 – potrà proseguire automaticamente nel 2030, salvo disdetta entro settembre 2029.
In assenza di recesso, le parti definiranno a giugno gli incrementi dei minimi retributivi per l’anno successivo.
Se una parte recede, il contratto cesserà a dicembre 2030. Nel 2031 verrà solo calcolato l’adeguamento salariale legato all’inflazione IPCA.
Tabelle del Costo Medio Orario nel Settore
Le parti chiedono al Ministero l’emanazione urgente delle tabelle del costo del lavoro medio per i lavoratori del settore. Le tabelle sono importanti per garantire le tutele salariali negli appalti pubblici.
Nel frattempo, si impegnano a produrre tabelle provvisorie da allegare subito all’intesa, per garantire certezza economica su tutte le tranche previste.